Nell’ambito degli studi di geografia economica, un nodo rilevante dell’analisi è costituito dalle relazioni che intercorrono tra la quantità e la qualità dei collegamenti tra i territori e lo sviluppo socio-economico dei territori stessi; in altri termini, l’indagine su come e in che termini lo sviluppo dei trasporti interviene sulla crescita delle economie territoriali. La costruzione di nuove infrastrutture e l’offerta di nuovi servizi di trasporto facilitano gli spostamenti tra città. In particolare riducono il “costo generalizzato del trasporto”, cioè l’insieme di costi, monetari e non, che il viaggiatore deve sopportare per spostarsi. Oltre al costo vivo del trasporto, infatti, il viaggiatore deve sopportare sia costi accessori (primo tra tutti il pernottamento, se non può effettuare l’andata e il ritorno nella stessa giornata) sia impiegare una parte del proprio tempo, che ha un valore, anche se non necessariamente di natura commerciale. Con la riduzione del costo aumenta la propensione a spostarsi: un maggior numero di persone della città A decideranno di andare nella città B per compiere una serie di attività che possiamo genericamente classificare sotto il termine di “turismo”, dove la definizione di “turismo” comprende tutti gli spostamenti volontari al di fuori del proprio ambiente naturale. Questa maggiore mobilità della popolazione avrà indubbiamente conseguenze sulla ripartizione dei consumi e quindi sullo sviluppo delle città interessate. Il modello proposto intende simulare gli effetti del miglioramento delle infrastrutture e dei servizi di trasporto. Sono stati presi in considerazione alcuni interventi (assunti a regime nel 2015) sulla rete ferroviaria ed autostradale che andranno ad incidere, considerevolmente o meno, sui tempi di percorrenza tra le coppie origine e destinazione. L’analisi condotta, oltre a illustrare la possibilità di interpretare i cambiamenti infrastrutturali e le loro conseguenze sulla geografia dei consumi, consente di sottolineare che gli effetti di competizione non sono un effetto marginale dello sviluppo infrastrutturale, ma sono l’obiettivo stesso dei processi di liberalizzazione e integrazione in atto.
Gli effetti dei trasporti sulla distribuzione dei consumi
MILOTTI, ALBERTO;SICILIANO, GIUSEPPE
2008
Abstract
Nell’ambito degli studi di geografia economica, un nodo rilevante dell’analisi è costituito dalle relazioni che intercorrono tra la quantità e la qualità dei collegamenti tra i territori e lo sviluppo socio-economico dei territori stessi; in altri termini, l’indagine su come e in che termini lo sviluppo dei trasporti interviene sulla crescita delle economie territoriali. La costruzione di nuove infrastrutture e l’offerta di nuovi servizi di trasporto facilitano gli spostamenti tra città. In particolare riducono il “costo generalizzato del trasporto”, cioè l’insieme di costi, monetari e non, che il viaggiatore deve sopportare per spostarsi. Oltre al costo vivo del trasporto, infatti, il viaggiatore deve sopportare sia costi accessori (primo tra tutti il pernottamento, se non può effettuare l’andata e il ritorno nella stessa giornata) sia impiegare una parte del proprio tempo, che ha un valore, anche se non necessariamente di natura commerciale. Con la riduzione del costo aumenta la propensione a spostarsi: un maggior numero di persone della città A decideranno di andare nella città B per compiere una serie di attività che possiamo genericamente classificare sotto il termine di “turismo”, dove la definizione di “turismo” comprende tutti gli spostamenti volontari al di fuori del proprio ambiente naturale. Questa maggiore mobilità della popolazione avrà indubbiamente conseguenze sulla ripartizione dei consumi e quindi sullo sviluppo delle città interessate. Il modello proposto intende simulare gli effetti del miglioramento delle infrastrutture e dei servizi di trasporto. Sono stati presi in considerazione alcuni interventi (assunti a regime nel 2015) sulla rete ferroviaria ed autostradale che andranno ad incidere, considerevolmente o meno, sui tempi di percorrenza tra le coppie origine e destinazione. L’analisi condotta, oltre a illustrare la possibilità di interpretare i cambiamenti infrastrutturali e le loro conseguenze sulla geografia dei consumi, consente di sottolineare che gli effetti di competizione non sono un effetto marginale dello sviluppo infrastrutturale, ma sono l’obiettivo stesso dei processi di liberalizzazione e integrazione in atto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.