A distanza di tre anni dalla sua ideazione il programma ATTIV·AREE, progettato da Fondazione Cariplo per contribuire alla valorizzazione delle aree interne della Regione Lombardia, comincia a conseguire i primi risultati sul territorio. Sebbene solamente la conclusione delle azioni e un ragionevole lasso di tempo intercorso dal termine dei programmi potranno dire se i risultati sono solidi, appare opportuno presentare fin d’ora i principali cambiamenti in essere sui due territori. In tale ottica, il capitolo focalizza l’attenzione sulle trasformazioni in atto ritenute maggiormente di interesse in ragione della rilevanza del tema, della portata attesa del mutamento, dell’innovatività rispetto ai territori finanziati e delle possibilità di essere replicate in altre aree interne: Nello specifico, la riflessione si concentrerà sul cambiamento atteso rispetto a cinque obiettivi perseguiti dai progetti Oltrepò (bio)diverso e V@lli resilienti: • Riorganizzare i servizi: entrambi i progetti finanziati dal programma ATTIV-AREE hanno sviluppato azioni semplici, ma sperimentali nell’intento di migliorare i servizi e garantirne la durata nel tempo. In questo filone si inseriscono le azioni D2-Maggiordomo rurale: servizi per le famiglie in Oltrepò e A3-Azione di popolamento rurale di Oltrepò (bio)diverso e il driver A-Valli SMART e l’azione B2-Negozi di vicinato di V@lli resilienti; • Sviluppare i flussi turistici: se nella fase di progettazione iniziale Oltrepò (bio)diverso sembrava focalizzarsi, a parte l’eccezione rappresentata dall’azione B2.3-Ecoturismo, sul turismo scolastico e V@lli resilienti, eccetto l’azione B1, sul cicloturismo connesso all’azione D1-Greenway, la concreta attuazione di ATTIV-AREE ha ampliato l’ambito di intervento grazie all’innesto di partner d’eccezione come il Touring Club Italiano per Oltrepò e AirB&B per V@lli resilienti; • Riattivare strutture come luogo di presidio della comunità: per entrambi i progetti, l’area tematica rappresenta un fil rouge che si dipana tra azioni pertinenti a diversi assi nell’intento di partire dal patrimonio del territorio per costruire nuovi ambiti di sviluppo; • Sperimentare per rinvigorire il settore primario. Il settore primario, oltre a incidere in termini di valorizzazione delle produzioni locali, gestione e valorizzazione delle foreste, uso della terra e recupero delle terre incolte, può generare rilevanti effetti in termini di contrasto al dissesto idrogeologico e sviluppo del turismo. In tale ottica, entrambi i territori hanno identificato azioni sperimentali da avviare grazie ad ATTIV-AREE sebbene gli esiti differiscano a seconda del progetto di sviluppo considerato; • Rafforzare il capitale sociale: In entrambi i progetti il volontariato assume un ruolo significativo, sebbene non sempre con risultati positivi. Se nel caso dell’azione B5-Naturalmente musei di Oltrepò (bio)diverso i volontari hanno contribuito a garantire l’apertura dei musei e, così, valorizzare il sistema museale dell’Oltrepò, nel caso dell’azione D4-Oltrepò accessibile è stata proprio la saturazione del volontariato a rendere impossibile creare nuovi circoli AUSER sul territorio eccetto quello di Pietra de’ Giorgi. In relazione a V@lli resilienti oltre a sottolineare l’ampia partecipazione dei volontari della Protezione Civile alle attività di formazione realizzate nell’ambito della D2- Tutela idrogeologica, si deve ricordare le cospicue donazioni volontarie che vengono fatte rispetto all’azione B1-Turismo solidale / accoglienza.

Segnali di cambiamento

Sumiraschi, Chiara
;
2020

Abstract

A distanza di tre anni dalla sua ideazione il programma ATTIV·AREE, progettato da Fondazione Cariplo per contribuire alla valorizzazione delle aree interne della Regione Lombardia, comincia a conseguire i primi risultati sul territorio. Sebbene solamente la conclusione delle azioni e un ragionevole lasso di tempo intercorso dal termine dei programmi potranno dire se i risultati sono solidi, appare opportuno presentare fin d’ora i principali cambiamenti in essere sui due territori. In tale ottica, il capitolo focalizza l’attenzione sulle trasformazioni in atto ritenute maggiormente di interesse in ragione della rilevanza del tema, della portata attesa del mutamento, dell’innovatività rispetto ai territori finanziati e delle possibilità di essere replicate in altre aree interne: Nello specifico, la riflessione si concentrerà sul cambiamento atteso rispetto a cinque obiettivi perseguiti dai progetti Oltrepò (bio)diverso e V@lli resilienti: • Riorganizzare i servizi: entrambi i progetti finanziati dal programma ATTIV-AREE hanno sviluppato azioni semplici, ma sperimentali nell’intento di migliorare i servizi e garantirne la durata nel tempo. In questo filone si inseriscono le azioni D2-Maggiordomo rurale: servizi per le famiglie in Oltrepò e A3-Azione di popolamento rurale di Oltrepò (bio)diverso e il driver A-Valli SMART e l’azione B2-Negozi di vicinato di V@lli resilienti; • Sviluppare i flussi turistici: se nella fase di progettazione iniziale Oltrepò (bio)diverso sembrava focalizzarsi, a parte l’eccezione rappresentata dall’azione B2.3-Ecoturismo, sul turismo scolastico e V@lli resilienti, eccetto l’azione B1, sul cicloturismo connesso all’azione D1-Greenway, la concreta attuazione di ATTIV-AREE ha ampliato l’ambito di intervento grazie all’innesto di partner d’eccezione come il Touring Club Italiano per Oltrepò e AirB&B per V@lli resilienti; • Riattivare strutture come luogo di presidio della comunità: per entrambi i progetti, l’area tematica rappresenta un fil rouge che si dipana tra azioni pertinenti a diversi assi nell’intento di partire dal patrimonio del territorio per costruire nuovi ambiti di sviluppo; • Sperimentare per rinvigorire il settore primario. Il settore primario, oltre a incidere in termini di valorizzazione delle produzioni locali, gestione e valorizzazione delle foreste, uso della terra e recupero delle terre incolte, può generare rilevanti effetti in termini di contrasto al dissesto idrogeologico e sviluppo del turismo. In tale ottica, entrambi i territori hanno identificato azioni sperimentali da avviare grazie ad ATTIV-AREE sebbene gli esiti differiscano a seconda del progetto di sviluppo considerato; • Rafforzare il capitale sociale: In entrambi i progetti il volontariato assume un ruolo significativo, sebbene non sempre con risultati positivi. Se nel caso dell’azione B5-Naturalmente musei di Oltrepò (bio)diverso i volontari hanno contribuito a garantire l’apertura dei musei e, così, valorizzare il sistema museale dell’Oltrepò, nel caso dell’azione D4-Oltrepò accessibile è stata proprio la saturazione del volontariato a rendere impossibile creare nuovi circoli AUSER sul territorio eccetto quello di Pietra de’ Giorgi. In relazione a V@lli resilienti oltre a sottolineare l’ampia partecipazione dei volontari della Protezione Civile alle attività di formazione realizzate nell’ambito della D2- Tutela idrogeologica, si deve ricordare le cospicue donazioni volontarie che vengono fatte rispetto all’azione B1-Turismo solidale / accoglienza.
2020
9788815290830
Osti, Giorgio; Jachia, Elena
AttivAree : un disegno di rinascita delle aree interne
Sumiraschi, Chiara; D’Anza, Elisa; Cau, Marco
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