Il contributo analizza la reazione dell'UE e dei suoi Stati membri all'epidemia di COVID-19 in Europa in termini di restrizioni commerciali. Quasi tutti gli Stati membri hanno adottato misure di controllo delle esportazioni di dispositivi di protezione individuale (DPI) essenziali per combattere la pandemia. Le barriere commerciali hanno influenzato il commercio intra-UE e il commercio estero con i paesi terzi. L'articolo esamina se e in quale misura queste misure restrittive delle esportazioni nel mercato interno possano essere giustificate da motivi di protezione della salute e della vita delle persone, come previsto dall'articolo 36 TFUE. Si argomenta l'inadeguatezza in caso di pandemia della consolidata giurisprudenza che giustifica uno Stato membro che si trova ad affrontare emergenze sanitarie ad adottare misure restrittive per proteggere la popolazione sul suo territorio. Il grado di integrazione del mercato e il crescente concetto di solidarietà sanitaria come obiettivo dell'UE consentono una diversa interpretazione dell'eccezione sanitaria assumendo come termine di riferimento l'intera popolazione dell'UE. Il contributo analizza ulteriormente il regime di autorizzazione all'esportazione adottato dalla Commissione per consentire restrizioni alle esportazioni di DPI verso paesi terzi in caso di carenza di beni essenziali nell'Unione. L'articolo si conclude suggerendo l'elaborazione di una nozione di interesse generale dell’Unione che vada oltre la somma degli interessi individuali dei suoi membri.

Gli effetti della pandemia sul mercato interno europeo: l’azione degli Stati e la risposta dell’Unione

Mariani, Maria Paola
2020

Abstract

Il contributo analizza la reazione dell'UE e dei suoi Stati membri all'epidemia di COVID-19 in Europa in termini di restrizioni commerciali. Quasi tutti gli Stati membri hanno adottato misure di controllo delle esportazioni di dispositivi di protezione individuale (DPI) essenziali per combattere la pandemia. Le barriere commerciali hanno influenzato il commercio intra-UE e il commercio estero con i paesi terzi. L'articolo esamina se e in quale misura queste misure restrittive delle esportazioni nel mercato interno possano essere giustificate da motivi di protezione della salute e della vita delle persone, come previsto dall'articolo 36 TFUE. Si argomenta l'inadeguatezza in caso di pandemia della consolidata giurisprudenza che giustifica uno Stato membro che si trova ad affrontare emergenze sanitarie ad adottare misure restrittive per proteggere la popolazione sul suo territorio. Il grado di integrazione del mercato e il crescente concetto di solidarietà sanitaria come obiettivo dell'UE consentono una diversa interpretazione dell'eccezione sanitaria assumendo come termine di riferimento l'intera popolazione dell'UE. Il contributo analizza ulteriormente il regime di autorizzazione all'esportazione adottato dalla Commissione per consentire restrizioni alle esportazioni di DPI verso paesi terzi in caso di carenza di beni essenziali nell'Unione. L'articolo si conclude suggerendo l'elaborazione di una nozione di interesse generale dell’Unione che vada oltre la somma degli interessi individuali dei suoi membri.
2020
9788854970243
Acconci, Pia; Baroncini, Elisa
Gli effetti dell’emergenza Covid-19 su commercio, investimenti e occupazione Una prospettiva italiana
Mariani, Maria Paola
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