I piani di rientro costituiscono una politica pubblica di sistema attraverso cui lo Stato centrale, a partire dal 2005, interviene per garantire il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e la qualità delle prestazioni sanitarie. Il presente capitolo sviluppa due filoni di indagine. In primo luogo sono analizzati i trend (2005-2016) di alcuni indicatori sulla qualità delle prestazioni sanitarie, in particolare dell’assistenza ospedaliera, con l’obiettivo di osservare l’evoluzione nella qualità delle cure e di investigare la relazione fra il Piani di Rientro e i livelli di assistenza. I risultati mostrano un miglioramento generalizzato degli indicatori di esito considerati in termini assoluti, anche se il divario fra i livelli di assistenza delle regioni in PdR e non in PdR si riduce soltanto per alcuni indicatori (IMA e colecistectomia laparoscopica). Inoltre, vi è una forte eterogeneità all’interno dei due gruppi di regioni. In secondo luogo, attraverso un analisi documentale e la realizzazione di interviste semi-strutturate, sono analizzate le caratteristiche del sistema di governace dei PdR, ricavando cinque messaggi princiapli: i) le condizioni di uscita dai commissariamenti non appaiono chiare mentre quelle di uscita dai piani non sono mai stato discplinate; ii) i commissariamenti hanno rappresentato prevalentemente un meccanismo sanzionatorio, mentre non si sono rivelati un dispositivo in grado di affidare la gestione sanitaria a figure esterne dotate delle motivazioni e delle prerogative di governo necessarie per l’adozione dei programmi operativi; iii) il sistema di incentivi e il processo di verifica e monitoraggio sono stati orientati princiaplmente al perseguimento dell’equilibrio economico finanziario; iv) l’azione di affiancamento al livello regionale sulla gestione sanitaria è stata complessivamente inferiore alle attese; v) la griglia LEA, a causa del fatto che il punteggio ufficiale viene calcolato con un periodo di circa due anni e della staticità di alcuni suoi indicatori, non appare uno strumento efficace né per disciplinare l’uscita della Regioni dai Commissariamenti né come oggetto del processo di monitoraggio trimestrale.

La diffusione di competenze cliniche e gestionali per lo sviluppo dei servizi del SSN : lezioni apprese dai Piani di Rientro e nuove prospettive

Michela Bobini;Gianmario Cinelli;Giovanni Fattore;Simone Ghislandi;Francesco Longo;Luigi M. Preti
2019

Abstract

I piani di rientro costituiscono una politica pubblica di sistema attraverso cui lo Stato centrale, a partire dal 2005, interviene per garantire il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e la qualità delle prestazioni sanitarie. Il presente capitolo sviluppa due filoni di indagine. In primo luogo sono analizzati i trend (2005-2016) di alcuni indicatori sulla qualità delle prestazioni sanitarie, in particolare dell’assistenza ospedaliera, con l’obiettivo di osservare l’evoluzione nella qualità delle cure e di investigare la relazione fra il Piani di Rientro e i livelli di assistenza. I risultati mostrano un miglioramento generalizzato degli indicatori di esito considerati in termini assoluti, anche se il divario fra i livelli di assistenza delle regioni in PdR e non in PdR si riduce soltanto per alcuni indicatori (IMA e colecistectomia laparoscopica). Inoltre, vi è una forte eterogeneità all’interno dei due gruppi di regioni. In secondo luogo, attraverso un analisi documentale e la realizzazione di interviste semi-strutturate, sono analizzate le caratteristiche del sistema di governace dei PdR, ricavando cinque messaggi princiapli: i) le condizioni di uscita dai commissariamenti non appaiono chiare mentre quelle di uscita dai piani non sono mai stato discplinate; ii) i commissariamenti hanno rappresentato prevalentemente un meccanismo sanzionatorio, mentre non si sono rivelati un dispositivo in grado di affidare la gestione sanitaria a figure esterne dotate delle motivazioni e delle prerogative di governo necessarie per l’adozione dei programmi operativi; iii) il sistema di incentivi e il processo di verifica e monitoraggio sono stati orientati princiaplmente al perseguimento dell’equilibrio economico finanziario; iv) l’azione di affiancamento al livello regionale sulla gestione sanitaria è stata complessivamente inferiore alle attese; v) la griglia LEA, a causa del fatto che il punteggio ufficiale viene calcolato con un periodo di circa due anni e della staticità di alcuni suoi indicatori, non appare uno strumento efficace né per disciplinare l’uscita della Regioni dai Commissariamenti né come oggetto del processo di monitoraggio trimestrale.
2019
9788823851627
CERGAS - Bocconi
Rapporto OASI 2019
Bobini, Michela; Cinelli, Gianmario; Fattore, Giovanni; Ghislandi, Simone; Longo, Francesco; Maffini, Carolina; Preti, Luigi M.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11565/4024327
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