Il tema dell’accesso e della selezione degli utenti nel settore sociosanitario è oggi particolarmente strategico alla luce dell’evoluzione dei bisogni della popolazione (in particolare anziana) e dei fattori istituzionali e ambientali che orientano sempre più il sistema verso iniziative di intermediate care. Numerose aziende sanitarie hanno affrontato tali criticità ipotizzando dei modelli di Punti Unici di Accesso (PUA), con l’obiettivo di creare dei gate unificati capaci di governare i flussi e i meccanismi di selezione dell’utenza. Ad oggi, numerosi servizi di questo tipo sono stati attivati nella maggior parte delle regioni italiane: al di là degli aspetti organizzativi e delle caratteristiche dei servizi, quali sono i reali meccanismi di funzionamento nei diversi casi? Il capitolo cerca di rispondere a questa domanda attraverso l’analisi di casi studio tratti da tre regioni italiane (Emilia Romagna, Lombardia e Toscana) sviluppati confrontando quelle che sono qui proposte come le dimensioni strategiche di funzionamento dei PUA, ovvero: target di utenza a cui si rivolge; modalità di segnalazione degli utenti; funzioni assegnate; assetto istituzionale; rapporti con gli erogatori dei servizi assistenziali. I principali elementi che emergono dall’analisi comparativa riguardano il forte grado di eterogeneità delle soluzioni adottate dalle singole aziende, anche nella stessa regione. Questo sembra essere esito di una evoluzione organizzativa ancora in divenire, oltre che di una stratificazione di soluzioni preesistenti che sembra enfatizzare ulteriormente la frammentazione piuttosto che promuovere una ricomposizione dei sistemi esistenti. Il capitolo propone alcune lezioni per il futuro dei PUA: l’obiettivo di agevolare la ricomposizione può essere raggiunto solo in presenza di una visione strategica chiara ed in particolare quando si individua in modo preciso un target di utenza al quale rivolgersi, includendo esplicitamente il governo di tutta la filiera dei servizi pubblici, anche superando i confini istituzionali promuovendo così integrazione intersettoriale.
Accesso e selezione degli utenti nel settore sociosanitario: modelli di gate unici (PUA) a confronto
FOSTI, GIOVANNI;LONGO, FRANCESCO;NOTARNICOLA, ELISABETTA;PIRAZZOLI, AGNESE
2015
Abstract
Il tema dell’accesso e della selezione degli utenti nel settore sociosanitario è oggi particolarmente strategico alla luce dell’evoluzione dei bisogni della popolazione (in particolare anziana) e dei fattori istituzionali e ambientali che orientano sempre più il sistema verso iniziative di intermediate care. Numerose aziende sanitarie hanno affrontato tali criticità ipotizzando dei modelli di Punti Unici di Accesso (PUA), con l’obiettivo di creare dei gate unificati capaci di governare i flussi e i meccanismi di selezione dell’utenza. Ad oggi, numerosi servizi di questo tipo sono stati attivati nella maggior parte delle regioni italiane: al di là degli aspetti organizzativi e delle caratteristiche dei servizi, quali sono i reali meccanismi di funzionamento nei diversi casi? Il capitolo cerca di rispondere a questa domanda attraverso l’analisi di casi studio tratti da tre regioni italiane (Emilia Romagna, Lombardia e Toscana) sviluppati confrontando quelle che sono qui proposte come le dimensioni strategiche di funzionamento dei PUA, ovvero: target di utenza a cui si rivolge; modalità di segnalazione degli utenti; funzioni assegnate; assetto istituzionale; rapporti con gli erogatori dei servizi assistenziali. I principali elementi che emergono dall’analisi comparativa riguardano il forte grado di eterogeneità delle soluzioni adottate dalle singole aziende, anche nella stessa regione. Questo sembra essere esito di una evoluzione organizzativa ancora in divenire, oltre che di una stratificazione di soluzioni preesistenti che sembra enfatizzare ulteriormente la frammentazione piuttosto che promuovere una ricomposizione dei sistemi esistenti. Il capitolo propone alcune lezioni per il futuro dei PUA: l’obiettivo di agevolare la ricomposizione può essere raggiunto solo in presenza di una visione strategica chiara ed in particolare quando si individua in modo preciso un target di utenza al quale rivolgersi, includendo esplicitamente il governo di tutta la filiera dei servizi pubblici, anche superando i confini istituzionali promuovendo così integrazione intersettoriale.File | Dimensione | Formato | |
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