I sistemi di controllo, quando sono capaci di innovazione e adattamento, possono garantire ef? cacia di indirizzo al governo dell’impresa e guidare il cambiamento organizzativo, contribuendo alla sostenibilità dell’azienda nel tempo. Se tuttavia il controllo assicura all’organizzazione il raggiungimento delle sue ? nalità, il problema è come esercitarlo in modo ef? cace e a costi accettabili. La s? da è complessa perché il controllo ha contenuti multidisciplinari; può essere attuato sul piano organizzativo, strategico, operativo; può esercitarsi sulle azioni, sulle persone, sui risultati; può far perno sulle diverse componenti del sistema: la piani? cazione, i controlli cibernetici, le ricompense e gli incentivi, i controlli amministrativi, la cultura. Accanto alle regole e alla loro condivisione, il fattore di successo risiede però sempre nel comportamento degli individui: sono infatti le persone che, agendo giorno per giorno, assicurano che i controlli vengano implementati e siano ef? caci. Questo rende il controllo una funzione particolarmente dif? cile e scarsamente standardizzabile. Gli autori affrontano il tema dell’innovazione dei sistemi di controllo (contesto di riferimento, progettazione, implementazione e istituzionalizzazione) prendendone in considerazione tre aspetti: la trasformazione in presenza di alcuni fattori strategici di cambiamento, come l’introduzione di un sistema ERP o un’operazione di ? nanza straordinaria; il ruolo loro af? dato in momenti di profonda crisi e di svolta strategica; la funzione di supporto alla crescita aziendale. Le lezioni che si possono trarre dai tre importanti casi presentati (Fiat Group Automobiles, Beiersdorf Italia, MTS Group ora Ariston Thermo Group), pur se riferiti ad aziende di grandi dimensioni, rappresentano framework concettuali di cambiamento/innovazione applicabili anche a realtà di dimensioni medie e piccole.
Innovare i sistemi di controllo: per garantire sostenibilità alle performance aziendali
MORELLI, MARCO;ZONI, LAURA
2013
Abstract
I sistemi di controllo, quando sono capaci di innovazione e adattamento, possono garantire ef? cacia di indirizzo al governo dell’impresa e guidare il cambiamento organizzativo, contribuendo alla sostenibilità dell’azienda nel tempo. Se tuttavia il controllo assicura all’organizzazione il raggiungimento delle sue ? nalità, il problema è come esercitarlo in modo ef? cace e a costi accettabili. La s? da è complessa perché il controllo ha contenuti multidisciplinari; può essere attuato sul piano organizzativo, strategico, operativo; può esercitarsi sulle azioni, sulle persone, sui risultati; può far perno sulle diverse componenti del sistema: la piani? cazione, i controlli cibernetici, le ricompense e gli incentivi, i controlli amministrativi, la cultura. Accanto alle regole e alla loro condivisione, il fattore di successo risiede però sempre nel comportamento degli individui: sono infatti le persone che, agendo giorno per giorno, assicurano che i controlli vengano implementati e siano ef? caci. Questo rende il controllo una funzione particolarmente dif? cile e scarsamente standardizzabile. Gli autori affrontano il tema dell’innovazione dei sistemi di controllo (contesto di riferimento, progettazione, implementazione e istituzionalizzazione) prendendone in considerazione tre aspetti: la trasformazione in presenza di alcuni fattori strategici di cambiamento, come l’introduzione di un sistema ERP o un’operazione di ? nanza straordinaria; il ruolo loro af? dato in momenti di profonda crisi e di svolta strategica; la funzione di supporto alla crescita aziendale. Le lezioni che si possono trarre dai tre importanti casi presentati (Fiat Group Automobiles, Beiersdorf Italia, MTS Group ora Ariston Thermo Group), pur se riferiti ad aziende di grandi dimensioni, rappresentano framework concettuali di cambiamento/innovazione applicabili anche a realtà di dimensioni medie e piccole.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.