Grazie a una rinnovata storiografia, il credito si è venuto profilando negli ultimi due decenni come una delle categorie centrali del mondo economico, sociale e politico dell'Europa cinque-secentesca. Quello ottenuto dagli Stati (il debito pubblico) appare sempre meno come lo sterile assorbimento di ingenti risorse, consumate in guerre senza fine, e sempre più come un fattore multifunzionale sulla via della modernizzazione economica; quello richiesto dai privati si è invece progressivamente definito secondo un'articolazione più ricca, che spesso travalica la gestione meramente conservativa della ricchezza. I circuiti di approvvigionamento e di destinazione del credito attraversano l'intera società sullo sfondo di un orizzonte in cui embrioni di razionalità economica moderna si alternano a logiche di reciprocità e vicinanza. In questa prospettiva il volume - che raccoglie gli atti di un seminario internazionale svoltosi a Medina del Campo - propone un percorso all'interno del "mercato" del credito europeo d'età moderna. Si parte dalla funzione commerciale e finanziatrice delle fiere di Medina nel XVI secolo e si approda, passando dal ruolo propulsivo dell'offerta di capitali nella struttura produttiva madrilena cinque-secentesca, alle forme e alle dinamiche del credito rurale ad Almagro, in Francia e in Valle Padana; si ricostruisce l'animato sistema creditizio bolognese in età moderna e si delinea la funzione strategica dei sensali finanziari a Milano e a Madrid; si dipinge il microcosmo dell'attività di prestito di un pittore spagnolo per analizzare, infine, l'effetto dei pagamenti a credito sulla circolazione monetaria castigliana nell'epoca di Carlo II.
Forme di credito nelle campagne della Val Padana centrale e orientale nei secoli XV-XVIII
CATTINI, MARCO
2010
Abstract
Grazie a una rinnovata storiografia, il credito si è venuto profilando negli ultimi due decenni come una delle categorie centrali del mondo economico, sociale e politico dell'Europa cinque-secentesca. Quello ottenuto dagli Stati (il debito pubblico) appare sempre meno come lo sterile assorbimento di ingenti risorse, consumate in guerre senza fine, e sempre più come un fattore multifunzionale sulla via della modernizzazione economica; quello richiesto dai privati si è invece progressivamente definito secondo un'articolazione più ricca, che spesso travalica la gestione meramente conservativa della ricchezza. I circuiti di approvvigionamento e di destinazione del credito attraversano l'intera società sullo sfondo di un orizzonte in cui embrioni di razionalità economica moderna si alternano a logiche di reciprocità e vicinanza. In questa prospettiva il volume - che raccoglie gli atti di un seminario internazionale svoltosi a Medina del Campo - propone un percorso all'interno del "mercato" del credito europeo d'età moderna. Si parte dalla funzione commerciale e finanziatrice delle fiere di Medina nel XVI secolo e si approda, passando dal ruolo propulsivo dell'offerta di capitali nella struttura produttiva madrilena cinque-secentesca, alle forme e alle dinamiche del credito rurale ad Almagro, in Francia e in Valle Padana; si ricostruisce l'animato sistema creditizio bolognese in età moderna e si delinea la funzione strategica dei sensali finanziari a Milano e a Madrid; si dipinge il microcosmo dell'attività di prestito di un pittore spagnolo per analizzare, infine, l'effetto dei pagamenti a credito sulla circolazione monetaria castigliana nell'epoca di Carlo II.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.