Nelle discussioni sul diritto penale dell’economia – e più in generale del patrimonio - non vi è nozione più ricorrente di quella di ‘profitto’. A fronte di quest’ampio utilizzo la nozione di profitto resta ancora tutta da precisare nell’ambito penalistico e più in genere punitivo. Il profitto trova poi ulteriori e numerose manifestazioni nel sempre più vasto campo assegnato alla confisca. Originariamente la confisca non era rivolta solo al profitto ma ai beni del condannato, solo nella modernità il profitto acquista un ruolo centrale, non solo nell’ambito della confisca, ma anche in quello della pena pecuniaria, delle misure ante delictum. Il passaggio e i cambiamenti sono complessi e diversi da un ordinamento all’altro, tuttavia essi mostrano un’evidente, non causale omogeneità e coerenza temporale. Il contributo analizza alcuni di questi passaggi attraverso una ricca ricerca di diritto interno e comparato, senza omettere anche riferimenti agli studi economici che in questo settore possono fornire indicazioni importanti. In particolare, infine, l’Autore si sofferma sull’analisi dell’istituto della confisca, che è divenuto uno strumento indispensabile e particolarmente efficiente per la repressione della criminalità economica.
Criminalità economica e confisca del profitto
ALESSANDRI, ALBERTO
2006
Abstract
Nelle discussioni sul diritto penale dell’economia – e più in generale del patrimonio - non vi è nozione più ricorrente di quella di ‘profitto’. A fronte di quest’ampio utilizzo la nozione di profitto resta ancora tutta da precisare nell’ambito penalistico e più in genere punitivo. Il profitto trova poi ulteriori e numerose manifestazioni nel sempre più vasto campo assegnato alla confisca. Originariamente la confisca non era rivolta solo al profitto ma ai beni del condannato, solo nella modernità il profitto acquista un ruolo centrale, non solo nell’ambito della confisca, ma anche in quello della pena pecuniaria, delle misure ante delictum. Il passaggio e i cambiamenti sono complessi e diversi da un ordinamento all’altro, tuttavia essi mostrano un’evidente, non causale omogeneità e coerenza temporale. Il contributo analizza alcuni di questi passaggi attraverso una ricca ricerca di diritto interno e comparato, senza omettere anche riferimenti agli studi economici che in questo settore possono fornire indicazioni importanti. In particolare, infine, l’Autore si sofferma sull’analisi dell’istituto della confisca, che è divenuto uno strumento indispensabile e particolarmente efficiente per la repressione della criminalità economica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.