Il capitolo descrive la sentenza della Corte di Giustizia dell’UE Dictopharma Sas c. Union des Groupements de pharmaciens d’officine. La questione vede protagonista la società francese Doctipharma, creatrice di un sito fungente da piattaforma al quale gli utenti possono accedere al fine acquistare prodotti farmaceutici e medicinali, raggiungendo in tal modo siti di farmacie collegate. Tale piattaforma si pone in contrasto con la normativa francese. Dopo un iter presso le corti nazionali, la questione è arrivata in CGUE, la quale ha affermato che si rende necessaria una valutazione caso per caso, tentando di fornire una cornice ai giudici nazionali, ma lasciando margini di indeterminatezza. Rispetto al sistema italiano, urge segnalare in proposito l’esistenza di due circolari ministeriali che non ammette l’utilizzazione di piattaforme o simili per facilitare la commercializzazione di farmaci. Di certo, tali circostanze non paiono essere in linea con il recente fenomeno dell’home delivery, che ben consentono al cliente registrato di selezionare una farmacia ed incaricare il vettore di andare a ritirare il prodotto desiderato. A fronte della sentenza citata, pare ammissibile ritenere che il Ministero della Salute sia indotto a rivedere le proprie posizioni in materia
La Corte di Giustizia UE sulla vendita dei farmaci online
Ferrari, Giuseppe Franco
2025
Abstract
Il capitolo descrive la sentenza della Corte di Giustizia dell’UE Dictopharma Sas c. Union des Groupements de pharmaciens d’officine. La questione vede protagonista la società francese Doctipharma, creatrice di un sito fungente da piattaforma al quale gli utenti possono accedere al fine acquistare prodotti farmaceutici e medicinali, raggiungendo in tal modo siti di farmacie collegate. Tale piattaforma si pone in contrasto con la normativa francese. Dopo un iter presso le corti nazionali, la questione è arrivata in CGUE, la quale ha affermato che si rende necessaria una valutazione caso per caso, tentando di fornire una cornice ai giudici nazionali, ma lasciando margini di indeterminatezza. Rispetto al sistema italiano, urge segnalare in proposito l’esistenza di due circolari ministeriali che non ammette l’utilizzazione di piattaforme o simili per facilitare la commercializzazione di farmaci. Di certo, tali circostanze non paiono essere in linea con il recente fenomeno dell’home delivery, che ben consentono al cliente registrato di selezionare una farmacia ed incaricare il vettore di andare a ritirare il prodotto desiderato. A fronte della sentenza citata, pare ammissibile ritenere che il Ministero della Salute sia indotto a rivedere le proprie posizioni in materiaFile | Dimensione | Formato | |
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