L’avvento dell’intelligenza artifciale (IA) e l’espansione del catalogo delle possibilità dato dalle neuroscienze hanno inaugurato una nuova era. Ancorché gli ultimi decenni abbiano già visto innovazioni senza recedenti, già categorizzati come “rivoluzioni”, oggigiorno queste rivoluzioni diventano sempre più frequenti e siamo ora sul fare dell’ennesimo sconvolgimento tecno-sociale, in cui le frontiere della tecnologia e della cognizione umana si intersecano in modi sempre più complessi e intrinseci, con tutte le conseguenze e le problematiche del caso. Se si pensa alle possibilità, ma anche ai problemi, tutt’altro che risolti, che una tecnologia come quella degli smartphone, oggi considerata “normale”, ha portato nel quotidiano, è facile intuire l’ampiezza e la profondità delle questioni che le neurotecnologie faranno emergere, specie in ambito etico e socio-giuridico. Difatti, tra le tecnologie più all’avanguardia in questo ambito, le interfacce cervello-computer (brain-computer interface – BCI), la stimolazione cerebrale profonda (deep-brain stimulation DBS), assieme alle neuro-protesi indossabili (wearable brain-stimulation device WDBS) e alle protesi robotiche governabili col pensiero, appresentano alcuni dei più rivoluzionari strumenti di cosiddetto potenziamento umano. Tali tecnologie, sviluppatesi rapidamente negli ultimi anni, stanno riscrivendo i confini tra l’organico e l’artificiale, offrendo nuove prospettive sulle capacità cognitive e sensoriali dell’uomo.
Neuroprivacy e intelligenza artificiale
Riva, Gianluigi Maria
2024
Abstract
L’avvento dell’intelligenza artifciale (IA) e l’espansione del catalogo delle possibilità dato dalle neuroscienze hanno inaugurato una nuova era. Ancorché gli ultimi decenni abbiano già visto innovazioni senza recedenti, già categorizzati come “rivoluzioni”, oggigiorno queste rivoluzioni diventano sempre più frequenti e siamo ora sul fare dell’ennesimo sconvolgimento tecno-sociale, in cui le frontiere della tecnologia e della cognizione umana si intersecano in modi sempre più complessi e intrinseci, con tutte le conseguenze e le problematiche del caso. Se si pensa alle possibilità, ma anche ai problemi, tutt’altro che risolti, che una tecnologia come quella degli smartphone, oggi considerata “normale”, ha portato nel quotidiano, è facile intuire l’ampiezza e la profondità delle questioni che le neurotecnologie faranno emergere, specie in ambito etico e socio-giuridico. Difatti, tra le tecnologie più all’avanguardia in questo ambito, le interfacce cervello-computer (brain-computer interface – BCI), la stimolazione cerebrale profonda (deep-brain stimulation DBS), assieme alle neuro-protesi indossabili (wearable brain-stimulation device WDBS) e alle protesi robotiche governabili col pensiero, appresentano alcuni dei più rivoluzionari strumenti di cosiddetto potenziamento umano. Tali tecnologie, sviluppatesi rapidamente negli ultimi anni, stanno riscrivendo i confini tra l’organico e l’artificiale, offrendo nuove prospettive sulle capacità cognitive e sensoriali dell’uomo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.