Il tema delle clausole abusive nei contratti di finanziamento in valuta estera offre un'interessante occasione per riflettere sulla protezione adeguata da garantire al consumatore. In questo contesto, lo studio si propone di esaminare se, e in che modo, la Direttiva 93/13/CEE consenta di integrare il contratto una volta espunta la clausola abusiva, ovvero ne permetta la “riduzione” entro il limite della non-abusività. Questa indagine porta a considerare ulteriori questioni, quali: (i) la possibilità di integrare il contratto tramite norme di carattere dispositivo, in forza di un meccanismo di integrazione-riespansione della disciplina (abusivamente) derogata; (ii) la natura punitiva dei rimedi contrattuali previsti dal diritto europeo; e (iii) la possibilità per il consumatore di scegliere unilateralmente il rimedio più appropriato in presenza di clausole abusive.
La giusta tutela del contraente debole nei contratti di finanziamento in valuta straniera
Ginestri, Maddalena
2024
Abstract
Il tema delle clausole abusive nei contratti di finanziamento in valuta estera offre un'interessante occasione per riflettere sulla protezione adeguata da garantire al consumatore. In questo contesto, lo studio si propone di esaminare se, e in che modo, la Direttiva 93/13/CEE consenta di integrare il contratto una volta espunta la clausola abusiva, ovvero ne permetta la “riduzione” entro il limite della non-abusività. Questa indagine porta a considerare ulteriori questioni, quali: (i) la possibilità di integrare il contratto tramite norme di carattere dispositivo, in forza di un meccanismo di integrazione-riespansione della disciplina (abusivamente) derogata; (ii) la natura punitiva dei rimedi contrattuali previsti dal diritto europeo; e (iii) la possibilità per il consumatore di scegliere unilateralmente il rimedio più appropriato in presenza di clausole abusive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.