La sostenibilità e i rischi “ESG” nelle valutazioni d’azienda

Il volume fornisce una panoramica su potenzialità e limiti della sostenibilità, anche con specifico riferimento all’economia circolare, sottolineando la relazione tra l'uso integrato delle risorse e gli approcci sistemici di gestione e della governance, necessariamente allineati ai “nuovi” paradigmi del fare impresa, secondo tre diverse prospettive: quella del management, degli investitori e delle istituzioni finanziarie e degli altri stakeholder. A livello europeo e internazionale, il testo si collega al recente Green Deal europeo, con l’obiettivo di agevolare la valutazione della eventuale transizione dagli attuali modelli lineari di acquisizione ed espressione del valore a soluzioni più sistemiche e circolari di progettazione e costruzione dello stesso valore, condiviso e sostenibile. In quest’ambito, il capitolo affronta la relazione tra profili ESG e valore aziendale, relazione estremamente complessa da analizzare, sia a causa della natura multidimensionale e relativamente indeterminata del concetto stesso di ESG, sia perché i tradizionali modelli di valutazione fondati sul valore attuale dei flussi di reddito o di cassa futuri non possono che considerare in via indiretta l’effetto dei fattori ESG, nella misura in cui questi influenzino gli specifici value driver. Il capitolo muove dall’esame delle teorie di riferimento che possono giustificare la rilevanza dei fattori ESG (o CSR) nell’ambito dello scopo dell’impresa per poi analizzare come i fattori ESG possono essere integrati nei modelli valutativi, individuando alcune criticità in merito agli eventuali aggiustamenti richiesti per riflettere le componenti ESG nella stima del valore aziendale. Infine, vengono presentati e commentati i principali risultati delle ricerche empiriche svolte in letteratura con riguardo alla relazione tra ESG e performance finanziaria, da un lato, e tra ESG e costo del capitale, dall’altro.