Il contributo si apre con l’inquadramento della soft law: intesa come l’insieme di “strumenti giuridici di diritto non vincolante […] quali orientamenti, accordi quadro e comunicazioni”, essa assume un ruolo particolarmente significativo in ambito di diritto dell’Unione Europea. La ripartizione di maggiore rilievo ai fini del tema delle smart cities consiste in pre-law, post law e para law. Gli effetti di questo strumento sono da considerarsi in ambito interpretativo e di completamento di norme comunitarie, sottolineandone poi l’impatto sulla legislazione nazionale, in particolare nel campo delle smart cities, connotato da scarso formalismo e forte adattabilità. Si affrontano, alla luce delle premesse sulla soft law, le problematiche giuridico-normative legate al tema dell’intelligenza artificiale a servizio delle smart cities. Il quadro normativo europeo inizia a disciplinare la tematica dal 2018, con la comunicazione della Commissione europea “L’intelligenza artificiale per l’Europa”: l’iter normativo prosegue disciplinando i principi etici e i diritti fondamentali in ambito di sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale, affrontandone criticità e problematiche, giungendo fino a giugno 2023 con l’approvazione parlamentare della Legge sull’intelligenza artificiale, primo strumento di hard law sul tema. Fondamentale nella produzione normativa in materia di clima è il Green Deal europeo, atto di soft law relativo al tema dell’emergenza climatica. Tale atto pone le basi per la più recente legislazione europea che considera programmi di riduzione delle emissioni e obiettivi di neutralità climatica previsti per il 2050. In questo contesto gli atti di soft law assumono portata fortemente condizionante, sebbene non vincolante. Su queste premesse, risulta particolarmente significativa l’adozione del regolamento UE n. 2021/1119 che, traduce i principi e le indicazioni contenute nella soft law in precetti vincolanti. Infine, il Parlamento ha convertito le diverse proposte di direttive e regolamenti avanzate dalla Commissione in strumenti di hard law, favorendo anche la transizione verso le città intelligenti. Il contributo prosegue analizzando la questione della qualità della vita in relazione alla realtà delle smart cities: le criticità maggiori appaiono rappresentate dal rapporto tra città e valori ambientali. La più recente produzione di soft law, tra cui lo stesso Green Deal, impone l’adozione di una nuova ottica, volta a valorizzare il ruolo delle persone inserite nel contesto urbano. Il risultato dovrebbe concretizzarsi nell’assicurare una transizione smart in chiave maggiormente antropocentrica, mediante l’uso di strumenti, organismi e piattaforme che presentano come finalità ultima l’incremento della qualità della vita. Si conclude evidenziando un serie di recentissime iniziative da parte dell’Unione Euopea in tema di sviluppo di politiche pubbliche per le smart cities. La più significativa risulta essere la “Missione Città intelligenti e a impatto climatico zero”, avviata dalla Commissione nel settembre 2021. La finalità è quella di selezionare un gruppo di città che facciano da apripista per tutte le altre, dimostrando la possibilità di conseguire gli obiettivi in tema di modernizzazione e sviluppo e la loro concreta possibilità di realizzazione. Solo l’analisi futura potrà quindi definire l’efficacia di questa tipologia di Missioni.

Le Smart cities nella soft law europea

Ferrari, Giuseppe Franco
2023

Abstract

Il contributo si apre con l’inquadramento della soft law: intesa come l’insieme di “strumenti giuridici di diritto non vincolante […] quali orientamenti, accordi quadro e comunicazioni”, essa assume un ruolo particolarmente significativo in ambito di diritto dell’Unione Europea. La ripartizione di maggiore rilievo ai fini del tema delle smart cities consiste in pre-law, post law e para law. Gli effetti di questo strumento sono da considerarsi in ambito interpretativo e di completamento di norme comunitarie, sottolineandone poi l’impatto sulla legislazione nazionale, in particolare nel campo delle smart cities, connotato da scarso formalismo e forte adattabilità. Si affrontano, alla luce delle premesse sulla soft law, le problematiche giuridico-normative legate al tema dell’intelligenza artificiale a servizio delle smart cities. Il quadro normativo europeo inizia a disciplinare la tematica dal 2018, con la comunicazione della Commissione europea “L’intelligenza artificiale per l’Europa”: l’iter normativo prosegue disciplinando i principi etici e i diritti fondamentali in ambito di sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale, affrontandone criticità e problematiche, giungendo fino a giugno 2023 con l’approvazione parlamentare della Legge sull’intelligenza artificiale, primo strumento di hard law sul tema. Fondamentale nella produzione normativa in materia di clima è il Green Deal europeo, atto di soft law relativo al tema dell’emergenza climatica. Tale atto pone le basi per la più recente legislazione europea che considera programmi di riduzione delle emissioni e obiettivi di neutralità climatica previsti per il 2050. In questo contesto gli atti di soft law assumono portata fortemente condizionante, sebbene non vincolante. Su queste premesse, risulta particolarmente significativa l’adozione del regolamento UE n. 2021/1119 che, traduce i principi e le indicazioni contenute nella soft law in precetti vincolanti. Infine, il Parlamento ha convertito le diverse proposte di direttive e regolamenti avanzate dalla Commissione in strumenti di hard law, favorendo anche la transizione verso le città intelligenti. Il contributo prosegue analizzando la questione della qualità della vita in relazione alla realtà delle smart cities: le criticità maggiori appaiono rappresentate dal rapporto tra città e valori ambientali. La più recente produzione di soft law, tra cui lo stesso Green Deal, impone l’adozione di una nuova ottica, volta a valorizzare il ruolo delle persone inserite nel contesto urbano. Il risultato dovrebbe concretizzarsi nell’assicurare una transizione smart in chiave maggiormente antropocentrica, mediante l’uso di strumenti, organismi e piattaforme che presentano come finalità ultima l’incremento della qualità della vita. Si conclude evidenziando un serie di recentissime iniziative da parte dell’Unione Euopea in tema di sviluppo di politiche pubbliche per le smart cities. La più significativa risulta essere la “Missione Città intelligenti e a impatto climatico zero”, avviata dalla Commissione nel settembre 2021. La finalità è quella di selezionare un gruppo di città che facciano da apripista per tutte le altre, dimostrando la possibilità di conseguire gli obiettivi in tema di modernizzazione e sviluppo e la loro concreta possibilità di realizzazione. Solo l’analisi futura potrà quindi definire l’efficacia di questa tipologia di Missioni.
2023
9791222307466
Ferrari, Giuseppe Franco
Innovazione e sostenibilità per il futuro delle smart cities
Ferrari, Giuseppe Franco
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11565/4062157
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