Cooperazione intergovernativa, condivisione istituzionale o strumento comune della policy? Dipende dalla volontà politica

Il presente contributo analizza le questioni giuridiche sottese all’eventuale creazione di un “esercito europeo”. In particolare, il lavoro parte da una ricostruzione in chiave diacronica del tema dell’integrazione militare in ambito euro-unitario, soffermandosi soprattutto su come l’evoluzione delle minacce (dal terrorismo internazionale agli attacchi cibernetici) possa avere un impatto sulla costruzione di un sistema comune di difesa. In conclusione, vengono tracciate tre possibili linee di sviluppo: un modello di cooperazione intergovernativa, basato sulla volontà dei singoli Stati che potrebbero mettere a disposizione membri dei propri eserciti; uno che vede un ruolo più forte delle competenti istituzioni europee, le quali potrebbero definire politiche comuni, sempre servendosi di contingenti degli eserciti nazionali; e, da ultimo, un vero e proprio “esercito permanente” europeo, che si affianchi a quelli nazionali.