I prossimi mesi sono decisivi per molti Paesi Europei. Le scelte di politica economica avranno un impatto che trascende la stessa dimensione economica in quanto la capacità di assicurare una crescita robusta e sana determina impatti di natura sociale che vanno dall’occupazione, alla riduzione dei divari sociali, alla riduzione della povertà. Tali scelte devono però confrontarsi con tre variabili fondamentali: la crescita del PIL, la crescita del debito pubblico e la stabilità delle banche. Le scelte che vengono finanziate con deficit e portano ad una crescita del debito, sono giustificabili solo se l’impatto sulla crescita è netto e definito. Allo stesso modo, il trasferimento delle forme di intervento sulle banche, è possibile solo se la crescita ne scaturisce è altrettanto forte e determinata. Questo significa che il rischio vero da evitare è quello di attraversare questo nuovo anno imprimendo poca crescita ma facendo crescere il debito pubblico e indebolendo il sistema bancario. Gli spazi e i tempi per agire ci sono tutti, così come per evitare lo scenario peggiore nel 2022. Occorre però fissare alcune “regole del gioco” che devono essere accettate nel momento in cui si passa alla definizione degli schemi di intervento (sia sotto che al di fuori del Recovery Fund), e alla loro implementazione. Tali regole del gioco sono quelle che permettono di gestire il triangolo fra crescita, debito e stabilità del sistema bancario e sono le seguenti: i) le risorse finanziarie non provengono solo dallo Stato e dal Recovery Fund. Occorre utilizzare il risparmio disponibile e quindi i mercati finanziari e gli investimenti finanziari giocano un ruolo decisivo; ii) gli schemi di PPP (public-private-partnership) hanno una funzione potente di moltiplicare l’effetto delle scelte pubbliche grazie alle risorse finanziarie private; iii) la leva fiscale ha un ruolo determinante se indirizza in modo permanente le imprese verso comportamenti virtuosi e di crescita; iv) il sistema bancario deve essere usato come strumento che moltiplica l’intervento a favore dell’economia, affiancandosi in modo opportuno sia agli schemi PPP che a quelli di incentivo fiscale. Ecco allora che i mercati e gli investimenti finanziari giocano un ruolo determinante, che le scelte di politica economica devo valorizzare in modo permanente.

Banche e mercati: perché sono strumenti di politica economica

Caselli, Stefano
2021

Abstract

I prossimi mesi sono decisivi per molti Paesi Europei. Le scelte di politica economica avranno un impatto che trascende la stessa dimensione economica in quanto la capacità di assicurare una crescita robusta e sana determina impatti di natura sociale che vanno dall’occupazione, alla riduzione dei divari sociali, alla riduzione della povertà. Tali scelte devono però confrontarsi con tre variabili fondamentali: la crescita del PIL, la crescita del debito pubblico e la stabilità delle banche. Le scelte che vengono finanziate con deficit e portano ad una crescita del debito, sono giustificabili solo se l’impatto sulla crescita è netto e definito. Allo stesso modo, il trasferimento delle forme di intervento sulle banche, è possibile solo se la crescita ne scaturisce è altrettanto forte e determinata. Questo significa che il rischio vero da evitare è quello di attraversare questo nuovo anno imprimendo poca crescita ma facendo crescere il debito pubblico e indebolendo il sistema bancario. Gli spazi e i tempi per agire ci sono tutti, così come per evitare lo scenario peggiore nel 2022. Occorre però fissare alcune “regole del gioco” che devono essere accettate nel momento in cui si passa alla definizione degli schemi di intervento (sia sotto che al di fuori del Recovery Fund), e alla loro implementazione. Tali regole del gioco sono quelle che permettono di gestire il triangolo fra crescita, debito e stabilità del sistema bancario e sono le seguenti: i) le risorse finanziarie non provengono solo dallo Stato e dal Recovery Fund. Occorre utilizzare il risparmio disponibile e quindi i mercati finanziari e gli investimenti finanziari giocano un ruolo decisivo; ii) gli schemi di PPP (public-private-partnership) hanno una funzione potente di moltiplicare l’effetto delle scelte pubbliche grazie alle risorse finanziarie private; iii) la leva fiscale ha un ruolo determinante se indirizza in modo permanente le imprese verso comportamenti virtuosi e di crescita; iv) il sistema bancario deve essere usato come strumento che moltiplica l’intervento a favore dell’economia, affiancandosi in modo opportuno sia agli schemi PPP che a quelli di incentivo fiscale. Ecco allora che i mercati e gli investimenti finanziari giocano un ruolo determinante, che le scelte di politica economica devo valorizzare in modo permanente.
2021
Caselli, Stefano
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11565/4039527
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