Il 17 maggio 2017 è stata pubblicata la Direttiva Azionisti 2, che modifica la SHRD per quanto concerne l’incentivazione del coinvolgimento a lungo termine degli azionisti e, sin dalla sua denominazione, essa esplicita lo scopo: aumentare il coinvolgimento degli azionisti nelle società quotate con sede sociale nell’Unione europea. Nel contesto degli obiettivi della Direttiva Azionisti 2, assume rilievo centrale il tema oggetto del presente contributo: l’identificazione dei soci della società. Proprio l’individuazione dei soci costituisce l’elemento essenziale, la condicio sine qua non per una governance efficace e disintermediata (Considerando n. 4). Di fatto, le azioni di so-cietà quotate sono spesso detenute attraverso complesse catene di intermediazione che rendono più difficile l’esercizio dei diritti degli azionisti e possono conseguentemente ostacolare il loro impegno. Le società quotate dovrebbero inve-ce poter conoscere l’identità dei propri azionisti e comunicare direttamente con loro, dunque gli intermediari dovrebbero essere tenuti, su richiesta della società, a comunicare alla società stessa le informazioni riguardanti l’identità degli azionisti.

L'identificazione degli azionisti alla luce della SHRD II

Passador, Maria Lucia
;
2021

Abstract

Il 17 maggio 2017 è stata pubblicata la Direttiva Azionisti 2, che modifica la SHRD per quanto concerne l’incentivazione del coinvolgimento a lungo termine degli azionisti e, sin dalla sua denominazione, essa esplicita lo scopo: aumentare il coinvolgimento degli azionisti nelle società quotate con sede sociale nell’Unione europea. Nel contesto degli obiettivi della Direttiva Azionisti 2, assume rilievo centrale il tema oggetto del presente contributo: l’identificazione dei soci della società. Proprio l’individuazione dei soci costituisce l’elemento essenziale, la condicio sine qua non per una governance efficace e disintermediata (Considerando n. 4). Di fatto, le azioni di so-cietà quotate sono spesso detenute attraverso complesse catene di intermediazione che rendono più difficile l’esercizio dei diritti degli azionisti e possono conseguentemente ostacolare il loro impegno. Le società quotate dovrebbero inve-ce poter conoscere l’identità dei propri azionisti e comunicare direttamente con loro, dunque gli intermediari dovrebbero essere tenuti, su richiesta della società, a comunicare alla società stessa le informazioni riguardanti l’identità degli azionisti.
2021
9788813376512
Raffaele, Federico; Ruggiero, Eugenio
Il recepimento in Italia della Shareholder Rights II
Passador, Maria Lucia; De Costa, Andrea
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