Gli ingenti investimenti necessari per l’adeguamento infrastrutturale del territorio, cui sono strettamente connessi sia la competitività dei sistemi locali sia la qualità della vita dei cittadini che vi risiedono, ripropongono costantemente il tema dell’intervento pubblico. D’altra parte, mai come in questi anni si è potuto assistere all’implementazione di prodotti e tecniche finanziarie sempre più sofisticati, anche con lo scopo di veicolare risorse a favore di infrastrutture e servizi di pubblica utilità. In particolare, uno dei fenomeni più significativi degli ultimi due anni è stato l’evoluzione dell’offerta dei fondi di private equity dedicati alle infrastrutture. La ricerca di Finlombarda S.p.A., di cui il presente elaborato rappresenta una sintesi, ne ha censiti 61 a livello mondiale, riconducibili a 37 operatori, per una dotazione finanziaria complessiva pari a circa 52 miliardi di euro. L’analisi si sofferma sui più diffusi approcci strategici perseguiti dagli operatori, evidenziando quanto il mondo dei “veicoli finanziari” per le infrastrutture sia eterogeneo, ricco di esperienze e modelli di gestione differenti. In tale ambito sono stati rappresentati numerosi aspetti, quali, a titolo esemplificativo, la dimensione, il mercato di riferimento, il grado di specializzazione settoriale e territoriale nonché le modalità di intervento. Particolare attenzione è riservata al contesto italiano per il quale viene stimata un’offerta potenziale pari a 16,5 miliardi di euro, parte della quale destinata esclusivamente alle nuove opere infrastrutturali.
L'attività di private equity: definizioni, caratteristiche, prospettive con particolare riferimento alla realtà italiana
Sattin, Fabio Lorenzo
2008
Abstract
Gli ingenti investimenti necessari per l’adeguamento infrastrutturale del territorio, cui sono strettamente connessi sia la competitività dei sistemi locali sia la qualità della vita dei cittadini che vi risiedono, ripropongono costantemente il tema dell’intervento pubblico. D’altra parte, mai come in questi anni si è potuto assistere all’implementazione di prodotti e tecniche finanziarie sempre più sofisticati, anche con lo scopo di veicolare risorse a favore di infrastrutture e servizi di pubblica utilità. In particolare, uno dei fenomeni più significativi degli ultimi due anni è stato l’evoluzione dell’offerta dei fondi di private equity dedicati alle infrastrutture. La ricerca di Finlombarda S.p.A., di cui il presente elaborato rappresenta una sintesi, ne ha censiti 61 a livello mondiale, riconducibili a 37 operatori, per una dotazione finanziaria complessiva pari a circa 52 miliardi di euro. L’analisi si sofferma sui più diffusi approcci strategici perseguiti dagli operatori, evidenziando quanto il mondo dei “veicoli finanziari” per le infrastrutture sia eterogeneo, ricco di esperienze e modelli di gestione differenti. In tale ambito sono stati rappresentati numerosi aspetti, quali, a titolo esemplificativo, la dimensione, il mercato di riferimento, il grado di specializzazione settoriale e territoriale nonché le modalità di intervento. Particolare attenzione è riservata al contesto italiano per il quale viene stimata un’offerta potenziale pari a 16,5 miliardi di euro, parte della quale destinata esclusivamente alle nuove opere infrastrutturali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.