1. Premessa: la giurisprudenza di Strasburgo relativa all’art. 6 CEDU e il suo diverso grado di penetrazione negli ordinamenti amministrativi europei. – 2. Il recepimento “in chiaroscuro” dei principi dell’equo processo sul piano nazionale: la duplice inadeguatezza del procedimento e del processo. – 3. La “spinta in avanti” del giudice amministrativo: la sentenza sul caso Avastin-Lucentis e il sindacato pieno di «maggiore attendibilità». – 4. Conclusioni: la full jurisdiction, il mito della separazione dei poteri e le esigenze di non confusione della giurisdizione con l’amministrazione.
La "full jurisdiction" tra sindacato di "maggiore attendibilità" del giudice amministrativo e mito della separazione dei poteri
Miriam Allena
2020
Abstract
1. Premessa: la giurisprudenza di Strasburgo relativa all’art. 6 CEDU e il suo diverso grado di penetrazione negli ordinamenti amministrativi europei. – 2. Il recepimento “in chiaroscuro” dei principi dell’equo processo sul piano nazionale: la duplice inadeguatezza del procedimento e del processo. – 3. La “spinta in avanti” del giudice amministrativo: la sentenza sul caso Avastin-Lucentis e il sindacato pieno di «maggiore attendibilità». – 4. Conclusioni: la full jurisdiction, il mito della separazione dei poteri e le esigenze di non confusione della giurisdizione con l’amministrazione.File in questo prodotto:
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