Lo sfruttamento della schiavitù e precisamente delle schiave, nella società genovese del XV secolo è l’oggetto del contributo di Benedetta Pacillo, dal titolo “Schiavi a Genova nel XV secolo: un simbolo di status?”, fondato sullo studio di una ricca documentazione notarile. Ne emerge un quadro per certi versi inaspettato della vita civile e politica del capoluogo ligure, indipendente dall’andamento del mercato del lavoro salariato e invece strettamente collegato ai paradigmi ostentativi dell’élite locale, per cui l’habitus di tenere in casa una schiava equivale a segno di prestigio.
Discussione
ANNAMARIA MONTI
2020
Abstract
Lo sfruttamento della schiavitù e precisamente delle schiave, nella società genovese del XV secolo è l’oggetto del contributo di Benedetta Pacillo, dal titolo “Schiavi a Genova nel XV secolo: un simbolo di status?”, fondato sullo studio di una ricca documentazione notarile. Ne emerge un quadro per certi versi inaspettato della vita civile e politica del capoluogo ligure, indipendente dall’andamento del mercato del lavoro salariato e invece strettamente collegato ai paradigmi ostentativi dell’élite locale, per cui l’habitus di tenere in casa una schiava equivale a segno di prestigio.File in questo prodotto:
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