Smart city: l’evoluzione di un’idea

A livello europeo, dal 2007 ad oggi, sono state sviluppate politiche finalizzate alla riduzione delle emissioni dei gas serra. Il Legislatore europeo, nel corso degli anni, ha plasmato la produzione normativa degli Stati, incidendo sulle politiche energetiche nazionali (si ricorda, tra molte, la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2009/28/CE, recepita dal d.lgs. 28/2011, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili). In particolare, il pacchetto di misure realizzato a livello europeo opera sia sul piano degli obiettivi che su quello della governance. Sul primo versante, l’Unione ha individuato la necessità di giungere ad una quota di energie da fonti rinnovabili pari ad almeno il 32% entro il 2030, incentivando soprattutto autoconosumo e autoproduzione, oltre che imponendo obblighi di risparmio energetico per gli edifici di nuova costruzione. Quanto alla governance, l’Ue ha imposto agli Stati l’adozione di un Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, volto a contenere i contributi e gli obiettivi dei singoli Stati nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi 2030.