La ricerca realizzata dal CeRGAS per il Rapporto OASI 2019 “Tecnologia e innovazione nei modelli di servizio in sanità” mette in luce il valore strategico che alcuni processi di innovazione guidati dalle tecnologie possono assumere per il SSN e le sue aziende. Si tratta di innovazioni non strettamente sanitarie, capaci di generare profondi cambiamenti nei modelli di servizio con impatti sui pazienti, sull’organizzazione e sui professionisti. La ricerca offre una prima panoramica dei processi in corso identificando almeno cinque ambiti di possibile innovazione: 1. il primo concerne i sistemi di accesso e contatto, per i quali tecnologie digitali, già da tempo disponibili in altri settori, si stanno traducendo solo recentemente in proposte a maggior valore aggiunto per cittadini e utenti; 2. il secondo riguarda tecnologie relativamente mature, ma configurate ad hoc per supportare lo sviluppo dei nuovi modelli di presa in carico e gestione della continuità assistenziale; 3. il terzo guarda a tecnologie più recenti, che fanno leva sull’intelligenza artificiale (IA) per supportare i processi decisionali clinici, di diagnosi e scelta del trattamento, con applicazioni promettenti nel sistema delle cure primarie; 4. il quarto approfondisce tecnologie, come la robotica o la realtà virtuale e aumentata, che stanno modificando i processi di cura e per le quali gli sviluppi attesi nel campo della riabilitazione sono altissimi; 5. il quinto, definito «degli ambienti intelligenti», vede nuovamente l’applicazione di tecnologie già disponibili nel mercato, ma ricombinate in modalità originali per contribuire alla copertura di bisogni di assistenza socio-sanitaria sempre crescenti. Ognuno dei cinque ambiti, approfondito attraverso l’analisi di alcuni casi esemplificativi, presenta traiettorie di sviluppo differenziate ma alcune tendenze comuni, tra cui: la tendenza alla disintermediazione nei processi di consumo che spiazza il tradizionale ruolo del professionista; le difficoltà strutturali delle aziende pubbliche nel percorrere processi di innovazione analoghi a quelli «più radicali» sviluppati nel circuito dei consumi privati e l’importanza del top management nel consolidare e trasmettere all’azienda il bisogno di assimilare l’innovazione traducendola in processi e modalità di funzionamento.
Tecnologia e innovazione nei modelli di servizio in sanità
Paola Roberta Boscolo
;Lorenzo Fenech;Valeria Rappini;Andrea Rotolo
2019
Abstract
La ricerca realizzata dal CeRGAS per il Rapporto OASI 2019 “Tecnologia e innovazione nei modelli di servizio in sanità” mette in luce il valore strategico che alcuni processi di innovazione guidati dalle tecnologie possono assumere per il SSN e le sue aziende. Si tratta di innovazioni non strettamente sanitarie, capaci di generare profondi cambiamenti nei modelli di servizio con impatti sui pazienti, sull’organizzazione e sui professionisti. La ricerca offre una prima panoramica dei processi in corso identificando almeno cinque ambiti di possibile innovazione: 1. il primo concerne i sistemi di accesso e contatto, per i quali tecnologie digitali, già da tempo disponibili in altri settori, si stanno traducendo solo recentemente in proposte a maggior valore aggiunto per cittadini e utenti; 2. il secondo riguarda tecnologie relativamente mature, ma configurate ad hoc per supportare lo sviluppo dei nuovi modelli di presa in carico e gestione della continuità assistenziale; 3. il terzo guarda a tecnologie più recenti, che fanno leva sull’intelligenza artificiale (IA) per supportare i processi decisionali clinici, di diagnosi e scelta del trattamento, con applicazioni promettenti nel sistema delle cure primarie; 4. il quarto approfondisce tecnologie, come la robotica o la realtà virtuale e aumentata, che stanno modificando i processi di cura e per le quali gli sviluppi attesi nel campo della riabilitazione sono altissimi; 5. il quinto, definito «degli ambienti intelligenti», vede nuovamente l’applicazione di tecnologie già disponibili nel mercato, ma ricombinate in modalità originali per contribuire alla copertura di bisogni di assistenza socio-sanitaria sempre crescenti. Ognuno dei cinque ambiti, approfondito attraverso l’analisi di alcuni casi esemplificativi, presenta traiettorie di sviluppo differenziate ma alcune tendenze comuni, tra cui: la tendenza alla disintermediazione nei processi di consumo che spiazza il tradizionale ruolo del professionista; le difficoltà strutturali delle aziende pubbliche nel percorrere processi di innovazione analoghi a quelli «più radicali» sviluppati nel circuito dei consumi privati e l’importanza del top management nel consolidare e trasmettere all’azienda il bisogno di assimilare l’innovazione traducendola in processi e modalità di funzionamento.File | Dimensione | Formato | |
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