Il Capitolo 5 propone un approfondimento sul sistema sociosanitario e sociale dedicato ai cittadini anziani non autosufficienti, illustrando il sistema dei servizi pubblici esistenti e fornendo una fotografia aggiornata dei dati sul settore. Dopo aver mappato il sistema di offerta dei servizi domiciliari, semi-residenziali e residenziali dedicati e aver raccolto i dati disponibili sulla loro fruizione e sul bisogno potenziale della popolazione, le analisi mostrano che i servizi disponibili per i cittadini sono tuttora scarsi rispetto alle potenziali richieste, e che esiste una forte eterogeneità nella capacità dei diversi servizi pubblici di essere pregnanti nella risposta al bisogno in termini di utenti raggiunti. Il Capitolo propone successivamente un’analisi della filiera della presa in carico della non autosufficienza a livello regionale, tentando di ricostruire l’insieme dei servizi fruiti dagli anziani non autosufficienti con l’obiettivo di comprendere cosa accade nelle diverse Regioni italiane rispetto al mix complessivo dell’assistenza pubblica di cui fruiscono gli anziani non autosufficienti e come questa entri in relazione con la presenza di altre modalità assistenziali, quali quella del badantato e quella indiretta garantita da INPS tramite Indennità di Accompagnamento (IdA). I risultati mostrano ampia eterogeneità nei mix di offerta presenti nelle Regioni, con conseguenti scenari diversi in termini di spostamento del carico assistenziale sulle famiglie (dove prevalgono IdA e/o badantato), sul sistema sanitario (dove prevalgono i ricoveri nelle accezioni considerate) o sul sistema sociosanitario (in caso di prevalenza di ADI e strutture residenziali). La seconda parte del Capitolo correla i dati di basso tasso di copertura del bisogno di Long Term Care con le interdipendenze tra settore sociale e sociosanitario e con le dinamiche di ricovero degli anziani in ospedale, arrivando – grazie anche agli esiti di un focus group condotto con 8 professionisti coinvolti nei processi di transizione tra setting – a identificare siano gli snodi critici per la presa in carico degli anziani non autosufficienti, ovvero: Pronto Soccorso; reparti ospedalieri di medicina; strutture sociosanitarie e di riabilitazione; servizi sul territorio; domicilio. Il Capitolo termina con l’approfondimento di due casi studio che hanno provato ad affrontare le criticità presenti in due snodi chiave del transitional care: i servizi di presa in carico presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna; l’attivazione di percorsi di prevenzione secondaria nella Casa della Salute di Forlimpopoli
La rete dei servizi di LTC e le connessioni con l’ospedale: quali soluzioni per la presa in carico degli anziani non autosufficienti?
Sara Berloto;Giovanni Fosti;Francesco Longo;Elisabetta Notarnicola;Eleonora Perobelli;Andrea Rotolo
2019
Abstract
Il Capitolo 5 propone un approfondimento sul sistema sociosanitario e sociale dedicato ai cittadini anziani non autosufficienti, illustrando il sistema dei servizi pubblici esistenti e fornendo una fotografia aggiornata dei dati sul settore. Dopo aver mappato il sistema di offerta dei servizi domiciliari, semi-residenziali e residenziali dedicati e aver raccolto i dati disponibili sulla loro fruizione e sul bisogno potenziale della popolazione, le analisi mostrano che i servizi disponibili per i cittadini sono tuttora scarsi rispetto alle potenziali richieste, e che esiste una forte eterogeneità nella capacità dei diversi servizi pubblici di essere pregnanti nella risposta al bisogno in termini di utenti raggiunti. Il Capitolo propone successivamente un’analisi della filiera della presa in carico della non autosufficienza a livello regionale, tentando di ricostruire l’insieme dei servizi fruiti dagli anziani non autosufficienti con l’obiettivo di comprendere cosa accade nelle diverse Regioni italiane rispetto al mix complessivo dell’assistenza pubblica di cui fruiscono gli anziani non autosufficienti e come questa entri in relazione con la presenza di altre modalità assistenziali, quali quella del badantato e quella indiretta garantita da INPS tramite Indennità di Accompagnamento (IdA). I risultati mostrano ampia eterogeneità nei mix di offerta presenti nelle Regioni, con conseguenti scenari diversi in termini di spostamento del carico assistenziale sulle famiglie (dove prevalgono IdA e/o badantato), sul sistema sanitario (dove prevalgono i ricoveri nelle accezioni considerate) o sul sistema sociosanitario (in caso di prevalenza di ADI e strutture residenziali). La seconda parte del Capitolo correla i dati di basso tasso di copertura del bisogno di Long Term Care con le interdipendenze tra settore sociale e sociosanitario e con le dinamiche di ricovero degli anziani in ospedale, arrivando – grazie anche agli esiti di un focus group condotto con 8 professionisti coinvolti nei processi di transizione tra setting – a identificare siano gli snodi critici per la presa in carico degli anziani non autosufficienti, ovvero: Pronto Soccorso; reparti ospedalieri di medicina; strutture sociosanitarie e di riabilitazione; servizi sul territorio; domicilio. Il Capitolo termina con l’approfondimento di due casi studio che hanno provato ad affrontare le criticità presenti in due snodi chiave del transitional care: i servizi di presa in carico presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna; l’attivazione di percorsi di prevenzione secondaria nella Casa della Salute di ForlimpopoliFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Cap5OASI_2019.pdf
accesso aperto
Descrizione: Capitolo
Tipologia:
Pdf editoriale (Publisher's layout)
Licenza:
PUBBLICO DOMINIO
Dimensione
847.99 kB
Formato
Adobe PDF
|
847.99 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.