Sebbene il termine «idillio» sia stato abbandonato dal Leopardi a partire dalla prima stampa fiorentina dei "Canti", è necessario — per il colloquio del pensare con il poetare — che questa denominazione sia conservata. Il saggio mostra tale necessità, muovendo dal chiarimento della stessa parola «idillio» in quanto «fuga di figure che, nel suo canto, serba memoria della piccolezza dell’uomo».

L'idillio della lingua madre. "L'infinito" di Leopardi

Zaccaria, Gino
2019

Abstract

Sebbene il termine «idillio» sia stato abbandonato dal Leopardi a partire dalla prima stampa fiorentina dei "Canti", è necessario — per il colloquio del pensare con il poetare — che questa denominazione sia conservata. Il saggio mostra tale necessità, muovendo dal chiarimento della stessa parola «idillio» in quanto «fuga di figure che, nel suo canto, serba memoria della piccolezza dell’uomo».
2019
2019
Zaccaria, Gino
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11565/4023212
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact