Nel panorama dei paesi dell’Unione Europea, e più in generale dei paesi sviluppati, l’Italia si distingue per essere sempre in fondo alle classifi che stilate in base ad indicatori che riguardano la famiglia e la fecondità, il sistema di genere dentro e fuori la famiglia, il lavoro femminile, gli investimenti pubblici per le famiglie e i bambini. Il quadro che ne emerge è quello di una società statica, impigliata – si direbbe – in una trappola di bassa fecondità e bassa partecipazione lavorativa femminile, dalla quale la maggior parte dei paesi dell’Europa centro-settentrionale sono usciti con il coraggio di investimenti pubblici che ora producono ricadute positive sia sugli individui che sui sistemi economici.
L’Italia nella trappola. Ovvero poco lavoro femminile e pochi figli
MENCARINI, LETIZIA
2010
Abstract
Nel panorama dei paesi dell’Unione Europea, e più in generale dei paesi sviluppati, l’Italia si distingue per essere sempre in fondo alle classifi che stilate in base ad indicatori che riguardano la famiglia e la fecondità, il sistema di genere dentro e fuori la famiglia, il lavoro femminile, gli investimenti pubblici per le famiglie e i bambini. Il quadro che ne emerge è quello di una società statica, impigliata – si direbbe – in una trappola di bassa fecondità e bassa partecipazione lavorativa femminile, dalla quale la maggior parte dei paesi dell’Europa centro-settentrionale sono usciti con il coraggio di investimenti pubblici che ora producono ricadute positive sia sugli individui che sui sistemi economici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.