1. La stabile organizzazione nel contesto della disciplina sul credito per le imposte estere, come disegnata dal legislatore della riforma fiscale del 2003: osservazioni introduttive. ??? 2. La stabile organizzazione ???italiana??? quale fattispecie che fa sorgere, per il non residente, il diritto di detrarre i tributi assolti all???estero sui redditi ivi prodotti e in essa confluiti e tassati. ??? 3. La stabile organizzazione ???estera??? quale elemento di localizzazione di taluni redditi prodotti al di fuori del territorio per i quali si chiede il credito d???imposta e i problemi per i contribuenti ???imprenditori???. ??? 4. (Segue). Le problematiche interpretative di taluni nessi di collegamento per le stabili organizzazioni ???italiane???, le distorsioni applicative del nesso della stabile organizzazione ???estera??? per i residenti e il possibile ausilio delle Convenzioni contro le doppie imposizioni. ??? 5. Le regole applicabili, ai fini del credito d???imposta, per il computo del reddito d???impresa derivante da una stabile organizzazione ???estera??? di un residente (reddito prodotto all???estero) e da una stabile organizzazione ???italiana??? di un non residente (reddito complessivo). ??? 6. Le imposte assolte all???estero sul reddito d???impresa della stabile organizzazione ???estera??? accreditabili dal contribuente residente e la regola speciale in ordine al periodo d???imposta di accreditamento. ??? 7. Le ragioni dell???applicabilità della disciplina sul riporto delle eccedenze ai non residenti con stabile organizzazione ???italiana??? (ancorché in apparenza esclusi) e la sorte delle imposte estere non recuperabili con tale meccanismo o, se ritenuto inapplicabile, in eccesso rispetto al credito d???imposta riconosciuto.
REDDITI TRANSNAZIONALI E DETRAZIONE IN ITALIA DEI TRIBUTI ASSOLTI ALL'ESTERO: IL RUOLO DELLA STABILE ORGANIZZAZIONE
CONTRINO, ANGELO
2014
Abstract
1. La stabile organizzazione nel contesto della disciplina sul credito per le imposte estere, come disegnata dal legislatore della riforma fiscale del 2003: osservazioni introduttive. ??? 2. La stabile organizzazione ???italiana??? quale fattispecie che fa sorgere, per il non residente, il diritto di detrarre i tributi assolti all???estero sui redditi ivi prodotti e in essa confluiti e tassati. ??? 3. La stabile organizzazione ???estera??? quale elemento di localizzazione di taluni redditi prodotti al di fuori del territorio per i quali si chiede il credito d???imposta e i problemi per i contribuenti ???imprenditori???. ??? 4. (Segue). Le problematiche interpretative di taluni nessi di collegamento per le stabili organizzazioni ???italiane???, le distorsioni applicative del nesso della stabile organizzazione ???estera??? per i residenti e il possibile ausilio delle Convenzioni contro le doppie imposizioni. ??? 5. Le regole applicabili, ai fini del credito d???imposta, per il computo del reddito d???impresa derivante da una stabile organizzazione ???estera??? di un residente (reddito prodotto all???estero) e da una stabile organizzazione ???italiana??? di un non residente (reddito complessivo). ??? 6. Le imposte assolte all???estero sul reddito d???impresa della stabile organizzazione ???estera??? accreditabili dal contribuente residente e la regola speciale in ordine al periodo d???imposta di accreditamento. ??? 7. Le ragioni dell???applicabilità della disciplina sul riporto delle eccedenze ai non residenti con stabile organizzazione ???italiana??? (ancorché in apparenza esclusi) e la sorte delle imposte estere non recuperabili con tale meccanismo o, se ritenuto inapplicabile, in eccesso rispetto al credito d???imposta riconosciuto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.