L’opera collettanea – redatta da un gruppo di studiosi del diritto civile e commerciale – è dedicata all’analisi di numerosi contratti in più modi funzionali all’esercizio dell’attività d’impresa. I contributi sono suddivisi per «aree tematiche»: dai contratti per la produzione e utilizzazione di beni e servizi, ai contratti funzionali alla loro circolazione, per passare ai contratti di garanzia, ai contratti di finanziamento, ai contratti in ambito societario, nonché a quelli relativi agli accordi con le autorità. Gli autori hanno prestato speciale attenzione ai problemi che vengono riscontrati non solo in dottrina, ma anche e soprattutto nella prassi e nella giurisprudenza. L’opera si propone, però, di andare oltre la descrizione in chiave critica dei problemi e delle relative soluzioni: l’aspirazione, in particolare, è quella di comprendere se si possano individuare conflitti di interesse che si presentino solo nei contratti fra un’impresa e un’altra impresa (o che assumano in tal caso caratteri diversi) e se, con riferimento a questo tipo di conflitti, il legislatore abbia dato risposte omogenee e coerenti nell’ambito della disciplina di diversi contratti. Con il che, ove si riscontrino tali circostanze, si possa dire che le singole norme non siano eccezionali e si possano applicare in via analogica o si possano comunque applicare seguendo il c.d. metodo tipologico. Tale aspirazione nasce dalla constatazione che la giurisprudenza sta facendo un ampio uso delle clausole generali, apparentemente idonee ad offrire la soluzione «opportuna» nel singolo caso concreto. L’eccessivo ricorso alle clausole generali, tuttavia, comporta il rischio di una «frantumazione» delle soluzioni adottate di volta in volta, oltre ad un elevato grado di incertezza sugli esiti della controversia. In questa ottica, la trattazione dei singoli contratti viene accompagnata dai contributi di autorevoli giuristi, i quali si interrogano sulla effettiva necessità di avvalersi con tale ampiezza alle clausole generali e sulla possibilità, invece, di ricorrere alle soluzioni che il legislatore, in taluni ambiti, ha offerto proprio a quelle esigenze di «equità» o di «efficienza» che avallano l’uso delle clausole generali.
I contratti per l'impresa
NOTARI, MARIO
2013
Abstract
L’opera collettanea – redatta da un gruppo di studiosi del diritto civile e commerciale – è dedicata all’analisi di numerosi contratti in più modi funzionali all’esercizio dell’attività d’impresa. I contributi sono suddivisi per «aree tematiche»: dai contratti per la produzione e utilizzazione di beni e servizi, ai contratti funzionali alla loro circolazione, per passare ai contratti di garanzia, ai contratti di finanziamento, ai contratti in ambito societario, nonché a quelli relativi agli accordi con le autorità. Gli autori hanno prestato speciale attenzione ai problemi che vengono riscontrati non solo in dottrina, ma anche e soprattutto nella prassi e nella giurisprudenza. L’opera si propone, però, di andare oltre la descrizione in chiave critica dei problemi e delle relative soluzioni: l’aspirazione, in particolare, è quella di comprendere se si possano individuare conflitti di interesse che si presentino solo nei contratti fra un’impresa e un’altra impresa (o che assumano in tal caso caratteri diversi) e se, con riferimento a questo tipo di conflitti, il legislatore abbia dato risposte omogenee e coerenti nell’ambito della disciplina di diversi contratti. Con il che, ove si riscontrino tali circostanze, si possa dire che le singole norme non siano eccezionali e si possano applicare in via analogica o si possano comunque applicare seguendo il c.d. metodo tipologico. Tale aspirazione nasce dalla constatazione che la giurisprudenza sta facendo un ampio uso delle clausole generali, apparentemente idonee ad offrire la soluzione «opportuna» nel singolo caso concreto. L’eccessivo ricorso alle clausole generali, tuttavia, comporta il rischio di una «frantumazione» delle soluzioni adottate di volta in volta, oltre ad un elevato grado di incertezza sugli esiti della controversia. In questa ottica, la trattazione dei singoli contratti viene accompagnata dai contributi di autorevoli giuristi, i quali si interrogano sulla effettiva necessità di avvalersi con tale ampiezza alle clausole generali e sulla possibilità, invece, di ricorrere alle soluzioni che il legislatore, in taluni ambiti, ha offerto proprio a quelle esigenze di «equità» o di «efficienza» che avallano l’uso delle clausole generali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.