L’anno 2009, infatti, sarà ricordato soprattutto per la sentenza con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge n. 124/2008, meglio conosciuta come Lodo Alfano, in nome del suo ideatore Angelino Alfano, attuale ministro della Giustizia. Tale legge garantiva l’immunità processuale e la sospensione dei procedimenti penali al Presidente della Rrepubblica, al Primo ministro Presidente del Consiglio e ai Presidenti di Camera e Senato per tutta la durata del loro mandato. La conseguenza diretta della decisione della Corte costituzionale sarà la riapertura dei processi contro il Primo ministro Presidente del consiglio italiano. Berlusconi, infatti, è accusato di frode fiscale e falso in bilancio e, se condannato, potrebbe essere interdetto dai pubblici uffici. In altre parole, il capo del governo potrebbe essere legalmente obbligato a dimettersi. La situazione, inoltre, potrebbe essere ulteriormente complicata dal verdetto con cui la Corte d’appello di Milano ha giudicato colpevole l’avvocato britannico David Mills, condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione per corruzione. Il tribunale di secondo grado, infatti, ha stabilito che, nel 1997, Mills avrebbe accettato da Berlusconi una tangente pari a odierni di seicentomila euro per testimoniare il falso durante un processo
Il solito vecchio film: i guai senza fine del sistema giudiziario italiano
FROSINI, JUSTIN ORLANDO
2010
Abstract
L’anno 2009, infatti, sarà ricordato soprattutto per la sentenza con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge n. 124/2008, meglio conosciuta come Lodo Alfano, in nome del suo ideatore Angelino Alfano, attuale ministro della Giustizia. Tale legge garantiva l’immunità processuale e la sospensione dei procedimenti penali al Presidente della Rrepubblica, al Primo ministro Presidente del Consiglio e ai Presidenti di Camera e Senato per tutta la durata del loro mandato. La conseguenza diretta della decisione della Corte costituzionale sarà la riapertura dei processi contro il Primo ministro Presidente del consiglio italiano. Berlusconi, infatti, è accusato di frode fiscale e falso in bilancio e, se condannato, potrebbe essere interdetto dai pubblici uffici. In altre parole, il capo del governo potrebbe essere legalmente obbligato a dimettersi. La situazione, inoltre, potrebbe essere ulteriormente complicata dal verdetto con cui la Corte d’appello di Milano ha giudicato colpevole l’avvocato britannico David Mills, condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione per corruzione. Il tribunale di secondo grado, infatti, ha stabilito che, nel 1997, Mills avrebbe accettato da Berlusconi una tangente pari a odierni di seicentomila euro per testimoniare il falso durante un processoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.