Il saggio esamina, in chiave critica e senza trascurare gli opportuni cenni comparatistici, la Costituzione dell’emergenza del testo fondamentale ungherese, adottato dal costituente del 2011. Dopo alcune considerazioni generali di carattere sistematico, calate in una prospettiva diacronica, l’indagine si concentra sulla tipizzazione dei diversi stati di crisi e sulla relativa disciplina, analizzata anche in relazione alle conseguenti alterazione dell’assetto istituzionale, con particolare riferimento alle categorie della forma di Stato e di governo. Nella parte conclusiva, sulla base delle considerazioni espresse, il lavoro riconduce la Costituzione dell’emergenza ungherese al modello razionalizzato e, specificatamente, alla variante tedesca. Cionondimeno, nel medesimo paragrafo si osserva che non è la regolazione dell’emergenza a destare preoccupazione, ma l’ordinarietà costituzionale, che vede la concentrazione di un forte potere maggioritario nelle mani di un Esecutivo conservatore e poco propenso ad assicurare le garanzie della minoranza. Il saggio è inserito in un volume che vede anche la presenza di autori stranieri.
La disciplina degli Stati di eccezione
VEDASCHI, ARIANNA
2012
Abstract
Il saggio esamina, in chiave critica e senza trascurare gli opportuni cenni comparatistici, la Costituzione dell’emergenza del testo fondamentale ungherese, adottato dal costituente del 2011. Dopo alcune considerazioni generali di carattere sistematico, calate in una prospettiva diacronica, l’indagine si concentra sulla tipizzazione dei diversi stati di crisi e sulla relativa disciplina, analizzata anche in relazione alle conseguenti alterazione dell’assetto istituzionale, con particolare riferimento alle categorie della forma di Stato e di governo. Nella parte conclusiva, sulla base delle considerazioni espresse, il lavoro riconduce la Costituzione dell’emergenza ungherese al modello razionalizzato e, specificatamente, alla variante tedesca. Cionondimeno, nel medesimo paragrafo si osserva che non è la regolazione dell’emergenza a destare preoccupazione, ma l’ordinarietà costituzionale, che vede la concentrazione di un forte potere maggioritario nelle mani di un Esecutivo conservatore e poco propenso ad assicurare le garanzie della minoranza. Il saggio è inserito in un volume che vede anche la presenza di autori stranieri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.