'Non utopia, ma eutopia.' Così Keynes aveva definito la sua proposta per una moneta internazionale: non un piano irrealizzabile, ma un progetto che può aver luogo e che sia in grado di creare uno spazio ben compaginato per un incontro equilibrato tra i popoli. Oggi, a più di tre anni dallo scoppio della crisi finanziaria che a partire dal 2007 ha causato una diffusa instabilità, non s’intravede ancora il ritorno all’equilibrio dell’economia mondiale. Al contrario, gli squilibri globali hanno continuato ad aggravarsi. E non potranno che aumentare, finché si continuerà a usare una moneta nazionale, il dollaro, come moneta internazionale. La conferenza di Bretton Woods, che nel 1944 ha sancito tale identificazione, è stata un’occasione mancata. Sul tavolo negoziale c’era un’alternativa che avrebbe potuto favorire uno scambio equo e pacifico fra le nazioni: la proposta elaborata da John Maynard Keynes per conto del governo inglese, qui tradotta per la prima volta in Italia. Oggi, mentre la crisi persiste e minaccia di estendersi ai debiti sovrani, il Piano Keynes è tornato di grande attualità. In un recente saggio, qui riprodotto, il governatore della Banca Popolare Cinese, Zhou Xiaochuan, ha suggerito che, se fosse stato adottato, avrebbe consentito di evitare gli attuali squilibri finanziari, con le tensioni geopolitiche che ne conseguono.
Rilancio: una nuova Bretton Woods a partire dalla proposta di Keynes
FANTACCI, LUCA
2011
Abstract
'Non utopia, ma eutopia.' Così Keynes aveva definito la sua proposta per una moneta internazionale: non un piano irrealizzabile, ma un progetto che può aver luogo e che sia in grado di creare uno spazio ben compaginato per un incontro equilibrato tra i popoli. Oggi, a più di tre anni dallo scoppio della crisi finanziaria che a partire dal 2007 ha causato una diffusa instabilità, non s’intravede ancora il ritorno all’equilibrio dell’economia mondiale. Al contrario, gli squilibri globali hanno continuato ad aggravarsi. E non potranno che aumentare, finché si continuerà a usare una moneta nazionale, il dollaro, come moneta internazionale. La conferenza di Bretton Woods, che nel 1944 ha sancito tale identificazione, è stata un’occasione mancata. Sul tavolo negoziale c’era un’alternativa che avrebbe potuto favorire uno scambio equo e pacifico fra le nazioni: la proposta elaborata da John Maynard Keynes per conto del governo inglese, qui tradotta per la prima volta in Italia. Oggi, mentre la crisi persiste e minaccia di estendersi ai debiti sovrani, il Piano Keynes è tornato di grande attualità. In un recente saggio, qui riprodotto, il governatore della Banca Popolare Cinese, Zhou Xiaochuan, ha suggerito che, se fosse stato adottato, avrebbe consentito di evitare gli attuali squilibri finanziari, con le tensioni geopolitiche che ne conseguono.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.