Le funzioni della banca, nel concreto evolvere della sua attività, sono profondamente mutate. O meglio: si sono innovati e ampliati i modelli gestionali e strategici mediante i quali dette funzioni si svolgono. È difficile distinguere fra le evoluzioni che migliorano il contributo degli intermediari al sistema economico e quelle che, invece, generano effetti dannosi, acuiti dalla globalizzazione e dall'integrazione dei mercati che hanno accresciuto a dismisura l'ampiezza delle grandezze finanziarie anche con il concorso dei prodotti derivati. Muovendo da queste riflessioni, il volume accoglie i contributi volti all'indagine della banca come azienda e delle sue relazioni con il sistema economico, inquadrando tale rapporto anche all'interno dell'ordinamento giuridico e delle regole di vigilanza.Tancredi Bianchi ha sempre concepito gli intermediari finanziari, e la banca di deposito in particolare, come imprese, anticipando in ciò quelle che sarebbero state acquisizioni successive, contraddistinte da alcune peculiarità, fra cui quella saliente, ovvero la natura e la funzione monetaria dei loro debiti. Ne consegue l'intima connessione fra le aziende di credito, costrette a operare in sistema. Quanto corretta fosse questa convinzione lo hanno drammaticamente dimostrato gli eventi del 2007-2008. I saggi trattano della funzione della banca, della motivazione della sua esistenza, dell'atteggiarsi delle sue politiche e della sua gestione, andando molto spesso a interrogarsi sulle ragioni che hanno originato e scatenato la crisi.Traspare nettamente come la comprensione profonda degli eventi non possa prescindere da una prospettiva aziendalistica, quella cara a Tancredi Bianchi e da lui fortemente incrementata negli studi.
Banche di territorio: caratteristiche permanenti e fattori di successo
CORIGLIANO, ROCCO;COTUGNO, MATTEO;
2009
Abstract
Le funzioni della banca, nel concreto evolvere della sua attività, sono profondamente mutate. O meglio: si sono innovati e ampliati i modelli gestionali e strategici mediante i quali dette funzioni si svolgono. È difficile distinguere fra le evoluzioni che migliorano il contributo degli intermediari al sistema economico e quelle che, invece, generano effetti dannosi, acuiti dalla globalizzazione e dall'integrazione dei mercati che hanno accresciuto a dismisura l'ampiezza delle grandezze finanziarie anche con il concorso dei prodotti derivati. Muovendo da queste riflessioni, il volume accoglie i contributi volti all'indagine della banca come azienda e delle sue relazioni con il sistema economico, inquadrando tale rapporto anche all'interno dell'ordinamento giuridico e delle regole di vigilanza.Tancredi Bianchi ha sempre concepito gli intermediari finanziari, e la banca di deposito in particolare, come imprese, anticipando in ciò quelle che sarebbero state acquisizioni successive, contraddistinte da alcune peculiarità, fra cui quella saliente, ovvero la natura e la funzione monetaria dei loro debiti. Ne consegue l'intima connessione fra le aziende di credito, costrette a operare in sistema. Quanto corretta fosse questa convinzione lo hanno drammaticamente dimostrato gli eventi del 2007-2008. I saggi trattano della funzione della banca, della motivazione della sua esistenza, dell'atteggiarsi delle sue politiche e della sua gestione, andando molto spesso a interrogarsi sulle ragioni che hanno originato e scatenato la crisi.Traspare nettamente come la comprensione profonda degli eventi non possa prescindere da una prospettiva aziendalistica, quella cara a Tancredi Bianchi e da lui fortemente incrementata negli studi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.