Qual è lo stato dell’arte dei sistemi contabili pubblici alla vigilia dell’ipotetico «federalismo maturo»? Il presente lavoro si propone di affrontare tale tema con attenzione alla realtà degli enti locali. Il capitolo 1 propone un inquadramento concettuale, basato sull’evoluzione dei modelli di riferimento della pubblica amministrazione (modello tradizionale, New Public Management, Public Governance), cui si correla l’evoluzione (o meglio, come si vedrà, la stratificazione) degli strumenti contabili. Il capitolo 2 propone un’analisi critica degli studi che hanno analizzato empiricamente l’applicazione, obbligatoria o volontaria, degli strumenti di programmazione, rilevazione e rendicontazione che caratterizzano i diversi modelli. Il capitolo 3 si focalizza sugli strumenti principali e mette a confronto le percezioni di politici e dirigenti circa la loro importanza e utilità. Il capitolo 4 è interamente dedicato a un aspetto che, malgrado l’evidente rilevanza, è stato generalmente trascurato negli studi empirici, anche a livello internazionale: le variazioni di bilancio. All’approfondimento di specifiche tematiche è dedicato anche il capitolo 5, che sviluppa le relazioni tra i vincoli economico-finanziari cui soggiacciono i comuni, la possibilità di ricorrere ai proventi delle concessioni edilizie, l’utilizzo del suolo urbano. Dall’analisi emergono alcuni rilevanti risultati di ricerca, nonché alcune implicazioni utili per policy-maker, amministratori e dirigenti pubblici.
Bilanci pubblici fra riforme e prassi : quali sfide per il futuro?
Anessi Pessina, Eugenio;Steccolini Ileana
2011
Abstract
Qual è lo stato dell’arte dei sistemi contabili pubblici alla vigilia dell’ipotetico «federalismo maturo»? Il presente lavoro si propone di affrontare tale tema con attenzione alla realtà degli enti locali. Il capitolo 1 propone un inquadramento concettuale, basato sull’evoluzione dei modelli di riferimento della pubblica amministrazione (modello tradizionale, New Public Management, Public Governance), cui si correla l’evoluzione (o meglio, come si vedrà, la stratificazione) degli strumenti contabili. Il capitolo 2 propone un’analisi critica degli studi che hanno analizzato empiricamente l’applicazione, obbligatoria o volontaria, degli strumenti di programmazione, rilevazione e rendicontazione che caratterizzano i diversi modelli. Il capitolo 3 si focalizza sugli strumenti principali e mette a confronto le percezioni di politici e dirigenti circa la loro importanza e utilità. Il capitolo 4 è interamente dedicato a un aspetto che, malgrado l’evidente rilevanza, è stato generalmente trascurato negli studi empirici, anche a livello internazionale: le variazioni di bilancio. All’approfondimento di specifiche tematiche è dedicato anche il capitolo 5, che sviluppa le relazioni tra i vincoli economico-finanziari cui soggiacciono i comuni, la possibilità di ricorrere ai proventi delle concessioni edilizie, l’utilizzo del suolo urbano. Dall’analisi emergono alcuni rilevanti risultati di ricerca, nonché alcune implicazioni utili per policy-maker, amministratori e dirigenti pubblici.File | Dimensione | Formato | |
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