La tassazione degli atleti che operano in ambito internazionale richiede l’analisi di un duplice livello di produzione normativa. Occorre infatti riferirsi, da un lato alle regole che compongono il cd. “diritto tributario internazionale”, ossia alle norme interne dettate nell’ambito del sistema tributario nazionale al fine di individuare il regime fiscale applicabile a fattispecie che presentano elementi di estraneità rispetto all’ordinamento interno; dall’altro, a quel complesso di regole internazionali dettate nell’ambito delle Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni che compongono il cd. “diritto internazionale tributario”. L’attenzione rivolta, sia nell’ambito della fiscalità interna che della fiscalità internazionale, verso tali categorie reddituali trova giustificazione nella necessità di prevenire quei fenomeni di elusione fiscale e di doppia imposizione internazionale che generalmente possono caratterizzare le prestazioni svolte dagli atleti in ambito internazionale. La tassazione degli atleti ha infatti la peculiarità di rifersi a categorie reddituali che di regola presentano profili di transnazionalità rispetto ai sistemi tributari nazionali, ora perché prestate da soggetti non residenti nel territorio dello Stato, ora perché svolte in territori esteri da soggetti residenti. Analoghe considerazioni possono riferirsi anche alle attività svolte dagli artisti operanti in ambito internazionale, per le quali, del resto, è previsto, sia nell’ambito della normativa interna che della normativa convenzionale, un regime fiscale analogo a quello dettato in materia di tassazione degli atleti. Il contributo delinea il regime impositivo applicabile a quegli atleti che abitualmente operano in un contesto internazionale, tenendo in particolare considerazione il duplice livello di produzione normativa interno e internazionale, e analizzando in special modo le interrelazioni esistenti tra i differenti piani di produzione normativa. In particolare gli argomenti oggetto di analisi sono i seguenti: la tassazione dei redditi degli atleti non residenti in Italia nonché dei.redditi degli atleti residenti in Italia prodotti all’estero; il trattamento fiscale degli atleti nelle Convenzioni internazionali, il problema della a interposizione di soggetti nella percezione del reddito degli atleti, il rapporto tra la normativa interna e la normativa convenzionale . Il contributo si conclude con l’analisi delle posizioni della Corte di Giustizia Europea in materia di libera prestazione dei servizi applicata in particolare ad atleti e sportivi.
La tassazione degli atleti in ambito internazionale
GARBARINO, CARLO
2010
Abstract
La tassazione degli atleti che operano in ambito internazionale richiede l’analisi di un duplice livello di produzione normativa. Occorre infatti riferirsi, da un lato alle regole che compongono il cd. “diritto tributario internazionale”, ossia alle norme interne dettate nell’ambito del sistema tributario nazionale al fine di individuare il regime fiscale applicabile a fattispecie che presentano elementi di estraneità rispetto all’ordinamento interno; dall’altro, a quel complesso di regole internazionali dettate nell’ambito delle Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni che compongono il cd. “diritto internazionale tributario”. L’attenzione rivolta, sia nell’ambito della fiscalità interna che della fiscalità internazionale, verso tali categorie reddituali trova giustificazione nella necessità di prevenire quei fenomeni di elusione fiscale e di doppia imposizione internazionale che generalmente possono caratterizzare le prestazioni svolte dagli atleti in ambito internazionale. La tassazione degli atleti ha infatti la peculiarità di rifersi a categorie reddituali che di regola presentano profili di transnazionalità rispetto ai sistemi tributari nazionali, ora perché prestate da soggetti non residenti nel territorio dello Stato, ora perché svolte in territori esteri da soggetti residenti. Analoghe considerazioni possono riferirsi anche alle attività svolte dagli artisti operanti in ambito internazionale, per le quali, del resto, è previsto, sia nell’ambito della normativa interna che della normativa convenzionale, un regime fiscale analogo a quello dettato in materia di tassazione degli atleti. Il contributo delinea il regime impositivo applicabile a quegli atleti che abitualmente operano in un contesto internazionale, tenendo in particolare considerazione il duplice livello di produzione normativa interno e internazionale, e analizzando in special modo le interrelazioni esistenti tra i differenti piani di produzione normativa. In particolare gli argomenti oggetto di analisi sono i seguenti: la tassazione dei redditi degli atleti non residenti in Italia nonché dei.redditi degli atleti residenti in Italia prodotti all’estero; il trattamento fiscale degli atleti nelle Convenzioni internazionali, il problema della a interposizione di soggetti nella percezione del reddito degli atleti, il rapporto tra la normativa interna e la normativa convenzionale . Il contributo si conclude con l’analisi delle posizioni della Corte di Giustizia Europea in materia di libera prestazione dei servizi applicata in particolare ad atleti e sportivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.