L’articolo esamina le implicazioni dell’obbligo introdotto nel 2004 in Italia per i distributori di energia elettrica e gas di conseguire un determinato risparmio energetic o negli usi finali. L’obiettivo di questa disposizione è quello di promuovere gli investimenti in risparmio energetic per ridurre le emission di gas serra e rispettare l’impegno assunto con la ratifica del Protocollo di Kioto. L’adozione di obiettivi vincolanti, associato al sistema del commercio dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE), dovrebbe anche comportare lo sviluppo del mercato dei servizi energetici, modificando il tradizionale rapporto tra venditori di energia e consumatori finali e migliorando l’uso delle risorse naturali disponibili. Meccanismi simili sono già stati introdotti in altri paesi europei (ad esempio nel Regno Unito e in Francia) e saranno probabilmente adottati anche in altri paesi per attuare gli impegni previsti dalla Direttiva sull’efficienza negli usi finali dell’energia e i servizi energetici. L’articolo descrive e analizza sia le misure adottate in Italia che i risultati conseguiti con il primo anno di applicazione del meccanismo dei “Certificati bianchi” ed è diviso in sei sezioni. Nella prima vengono messi in luce i problemi legati al sistema dei TEE commercializzabili. Nella seconda viene descritto il sistema regolatorio italiano. Nella terza parte viene presentata un’analisi economica degli investimenti in efficienza energetica per i diversi attori dopo l’introduzione dell’obbligo e dei TEE rimborsabili ai distributori. La quarta sezione considera le diverse opzioni che hanno i distributori per raggiungere i loro obiettivi di efficienza energetica. La quinta presenta i risultati ottenuti dopo il primo anno di funzionamento del sistema dei Certificati bianchi. Nell’ultima sezione vengono presi in considerazione le soluzioni adottate in Francia e Gran Bretagna e su questa base vengono avanzati alcuni suggerimenti per migliorare il sistema di promozione adottato in Italia
La promozione dell'efficienza energetica in Italia
DE PAOLI, LUIGI;
2006
Abstract
L’articolo esamina le implicazioni dell’obbligo introdotto nel 2004 in Italia per i distributori di energia elettrica e gas di conseguire un determinato risparmio energetic o negli usi finali. L’obiettivo di questa disposizione è quello di promuovere gli investimenti in risparmio energetic per ridurre le emission di gas serra e rispettare l’impegno assunto con la ratifica del Protocollo di Kioto. L’adozione di obiettivi vincolanti, associato al sistema del commercio dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE), dovrebbe anche comportare lo sviluppo del mercato dei servizi energetici, modificando il tradizionale rapporto tra venditori di energia e consumatori finali e migliorando l’uso delle risorse naturali disponibili. Meccanismi simili sono già stati introdotti in altri paesi europei (ad esempio nel Regno Unito e in Francia) e saranno probabilmente adottati anche in altri paesi per attuare gli impegni previsti dalla Direttiva sull’efficienza negli usi finali dell’energia e i servizi energetici. L’articolo descrive e analizza sia le misure adottate in Italia che i risultati conseguiti con il primo anno di applicazione del meccanismo dei “Certificati bianchi” ed è diviso in sei sezioni. Nella prima vengono messi in luce i problemi legati al sistema dei TEE commercializzabili. Nella seconda viene descritto il sistema regolatorio italiano. Nella terza parte viene presentata un’analisi economica degli investimenti in efficienza energetica per i diversi attori dopo l’introduzione dell’obbligo e dei TEE rimborsabili ai distributori. La quarta sezione considera le diverse opzioni che hanno i distributori per raggiungere i loro obiettivi di efficienza energetica. La quinta presenta i risultati ottenuti dopo il primo anno di funzionamento del sistema dei Certificati bianchi. Nell’ultima sezione vengono presi in considerazione le soluzioni adottate in Francia e Gran Bretagna e su questa base vengono avanzati alcuni suggerimenti per migliorare il sistema di promozione adottato in ItaliaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.