L’Italia sta cambiando lentamente la sua specializzazione e organizzazione produttiva. Nonostante si inizino ad avvertire i benefici dell’aggiustamento, in termini di decelerazione della perdita di quote di mercato, si tratta di un processo inevitabilmente lungo. Per accompagnarlo e possibilmente accelerarlo è importante adottare politiche volte a ridurre i costi sociali dell’aggiustamento che, come documentato in questo rapporto, sono principalmente di due tipi: i) la segregazione di molti giovani in un mercato del lavoro duale che offre scarse opportunità di carriera e bassa copertura previdenziale e contro il rischio di disoccupazione (le stime più recenti indicano che in Italia ci sono circa 3 milioni di lavoratori cosiddetti atipici), e ii) le difficoltà di reinserimento nel mercato dei lavoratori over 50 rimasti senza lavoro. In questo rapporto formuliamo alcune proposte volte ad affrontare i problemi presenti nel processo di entrata ed uscita nel nostro mercato del lavoro. La filosofia comune degli interventi prospettati è quella di costruire tutele minime, uno “zoccolo” di protezione di base. Un insieme di norme volte a impedire che coloro che non riusciranno a partecipare ai cambiamenti in atto cadano fra le crepe, o piuttosto fra le evidenti falle, di quel sistema di protezione sociale fortemente selettivo e diseguale che si è storicamente affermato nel nostro paese.
Per un atterraggio morbido
BOERI, TITO MICHELE;GARIBALDI, PIETRO;MONTI, PAOLA;PELLIZZARI, MICHELE
2007
Abstract
L’Italia sta cambiando lentamente la sua specializzazione e organizzazione produttiva. Nonostante si inizino ad avvertire i benefici dell’aggiustamento, in termini di decelerazione della perdita di quote di mercato, si tratta di un processo inevitabilmente lungo. Per accompagnarlo e possibilmente accelerarlo è importante adottare politiche volte a ridurre i costi sociali dell’aggiustamento che, come documentato in questo rapporto, sono principalmente di due tipi: i) la segregazione di molti giovani in un mercato del lavoro duale che offre scarse opportunità di carriera e bassa copertura previdenziale e contro il rischio di disoccupazione (le stime più recenti indicano che in Italia ci sono circa 3 milioni di lavoratori cosiddetti atipici), e ii) le difficoltà di reinserimento nel mercato dei lavoratori over 50 rimasti senza lavoro. In questo rapporto formuliamo alcune proposte volte ad affrontare i problemi presenti nel processo di entrata ed uscita nel nostro mercato del lavoro. La filosofia comune degli interventi prospettati è quella di costruire tutele minime, uno “zoccolo” di protezione di base. Un insieme di norme volte a impedire che coloro che non riusciranno a partecipare ai cambiamenti in atto cadano fra le crepe, o piuttosto fra le evidenti falle, di quel sistema di protezione sociale fortemente selettivo e diseguale che si è storicamente affermato nel nostro paese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.