Quasi fosse inevitabilmente prescritto dall'attuale momento di crisi, le direzioni delle grandi imprese hanno programmato, o stanno già operando, pesanti e generalizzati tagli ai budget delle unità erogatrici di servizi generali aziendali (d'ora in poi SGA). Non è forse improprio sostenere che il ricorso a tali soluzioni sia stato in passato, e sia tutt’oggi, diffuso perché relativamente facile da concepire e da giustificare. Una semplice valutazione economica dell'incidenza dei costi connessi all'erogazione dei servizi in questione sul totale dei costi aziendali, infatti, assegna a questi pesi percentuali assai elevate (secondo talune stime, spesso al di sopra del 30-35%) (Miller e Vollmann, 1985): da questo punto di vista, è innegabile che un loro opportuno contenimento possa costituire una fonte di recupero di redditività di breve, sopratutto nei momenti di crisi profonda dei risultati. Per contro, va detto chiaramente che, essendo tali interventi di cost containment spesso occasionali e solitamente orientati ad operare sulla struttura dei costi aziendali in ottica marginale, è facile prevedere che, come già sperimentato in passato, allorquando si assisterà al mutamento della congiuntura economica, le SGA sapranno riconquistare le risorse che oggi vengono loro sottratte. E questo perché, come appare ormai chiaro a tutti, lungi dall'essere un mero problema di inerzia organizzativa o di semplice incapacità di controllo, la dinamica dei fabbisogni di risorse (e dei relativi costi) espressa dalle unità in questione richiede di essere spiegata facendo ricorso a variabili di natura strutturale (legate dunque alle scelte di strategia e organizzazione operate dall'impresa) più che non a variabili di natura comportamentale (legate cioè al comportamento e all'atteggiamento dei singoli manager di fronte all'esigenza di allocare risorse, nei momenti di sviluppo, e di contenere i costi, nei momenti di crisi). Un simile cambio di prospettiva richiede lo sviluppo di un modello interpretativo nuovo, diverso da quello tradizionalmente incentrato sul problema del contenimento dei costi. Il saggio è dedicato allo sviluppo di tale modello.

La misura delle prestazioni dei servizi generali aziendali

BERETTA, SERGIO;DOSSI, ANDREA
2006

Abstract

Quasi fosse inevitabilmente prescritto dall'attuale momento di crisi, le direzioni delle grandi imprese hanno programmato, o stanno già operando, pesanti e generalizzati tagli ai budget delle unità erogatrici di servizi generali aziendali (d'ora in poi SGA). Non è forse improprio sostenere che il ricorso a tali soluzioni sia stato in passato, e sia tutt’oggi, diffuso perché relativamente facile da concepire e da giustificare. Una semplice valutazione economica dell'incidenza dei costi connessi all'erogazione dei servizi in questione sul totale dei costi aziendali, infatti, assegna a questi pesi percentuali assai elevate (secondo talune stime, spesso al di sopra del 30-35%) (Miller e Vollmann, 1985): da questo punto di vista, è innegabile che un loro opportuno contenimento possa costituire una fonte di recupero di redditività di breve, sopratutto nei momenti di crisi profonda dei risultati. Per contro, va detto chiaramente che, essendo tali interventi di cost containment spesso occasionali e solitamente orientati ad operare sulla struttura dei costi aziendali in ottica marginale, è facile prevedere che, come già sperimentato in passato, allorquando si assisterà al mutamento della congiuntura economica, le SGA sapranno riconquistare le risorse che oggi vengono loro sottratte. E questo perché, come appare ormai chiaro a tutti, lungi dall'essere un mero problema di inerzia organizzativa o di semplice incapacità di controllo, la dinamica dei fabbisogni di risorse (e dei relativi costi) espressa dalle unità in questione richiede di essere spiegata facendo ricorso a variabili di natura strutturale (legate dunque alle scelte di strategia e organizzazione operate dall'impresa) più che non a variabili di natura comportamentale (legate cioè al comportamento e all'atteggiamento dei singoli manager di fronte all'esigenza di allocare risorse, nei momenti di sviluppo, e di contenere i costi, nei momenti di crisi). Un simile cambio di prospettiva richiede lo sviluppo di un modello interpretativo nuovo, diverso da quello tradizionalmente incentrato sul problema del contenimento dei costi. Il saggio è dedicato allo sviluppo di tale modello.
2006
9788823810037
M. Agliati
Budget e controllo di gestione
Beretta, Sergio; Dossi, Andrea
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