Negli ultimi anni il termine Health Technology Assessment (HTA) è entrato nel dibattito di politica sanitaria e sta attraendo sempre più l’attenzione del livello nazionale del Servizio sanitario nazionale Ssn e di alcune regioni. Se da un lato l’interesse per l’HTA è una novità sul piano della policy, dall’altro è importante riconoscere che riflessioni sulla valutazione delle tecnologie sono state proposte da tempo dalla comunità scientifica italiana. Inoltre, se il termine HTA è rimasto nell’oblio per diversi anni, forse anche perché fu sostanzialmente dimenticato dalle riforme sanitarie del 1992/3 e del 1999, l’approccio e gli strumenti operativi che lo caratterizzano sono abbastanza diffusi nel lavoro dei diversi livelli del Ssn e fanno parte del patrimonio culturale di diversi operatori del sistema sanitario e delle aziende fornitrici. Se i temi dell’HTA non sono una novità sul piano dei contenuti, lo sono invece in termini di ruoli istituzionali e funzioni apertamente attribuitegli dal Ssn. Il dibattito attuale è investito da questioni come “l’HTA deve essere maggiormente istituzionalizzato nel Ssn?”, “Se sì, quali assetti istituzionali ed organizzativi si possono immaginare?”, “Con quali rapporti, tra stato e regioni?”. E più in generale “Quale mandato dovrebbero avere le attività di HTA? Con quale ruolo per le dimensioni di valutazione di natura maggiormente “sociale”, come quella organizzativa ed economica?”. Il presente capitolo tiene come riferimento queste domande, con l’intento di fornire materiale per la discussione e di promuovere un dibattito informato sulle potenzialità dell’HTA in Italia. L’obiettivo del capitolo non è pertanto dare risposte alle domande di policy, che inevitabilmente devono scaturire dal confronto politico-istituzionale, ma di contribuire alla discussione, creando un ponte tra comunità scientifica e decisioni di politica sanitaria.
Lo sviluppo dell'Health Technology Assessment in Italia: contenuti, approcci e riferimenti internazionali
FATTORE, GIOVANNI;CAVALLO, MARIA CATERINA;TARRICONE, ROSANNA
2008
Abstract
Negli ultimi anni il termine Health Technology Assessment (HTA) è entrato nel dibattito di politica sanitaria e sta attraendo sempre più l’attenzione del livello nazionale del Servizio sanitario nazionale Ssn e di alcune regioni. Se da un lato l’interesse per l’HTA è una novità sul piano della policy, dall’altro è importante riconoscere che riflessioni sulla valutazione delle tecnologie sono state proposte da tempo dalla comunità scientifica italiana. Inoltre, se il termine HTA è rimasto nell’oblio per diversi anni, forse anche perché fu sostanzialmente dimenticato dalle riforme sanitarie del 1992/3 e del 1999, l’approccio e gli strumenti operativi che lo caratterizzano sono abbastanza diffusi nel lavoro dei diversi livelli del Ssn e fanno parte del patrimonio culturale di diversi operatori del sistema sanitario e delle aziende fornitrici. Se i temi dell’HTA non sono una novità sul piano dei contenuti, lo sono invece in termini di ruoli istituzionali e funzioni apertamente attribuitegli dal Ssn. Il dibattito attuale è investito da questioni come “l’HTA deve essere maggiormente istituzionalizzato nel Ssn?”, “Se sì, quali assetti istituzionali ed organizzativi si possono immaginare?”, “Con quali rapporti, tra stato e regioni?”. E più in generale “Quale mandato dovrebbero avere le attività di HTA? Con quale ruolo per le dimensioni di valutazione di natura maggiormente “sociale”, come quella organizzativa ed economica?”. Il presente capitolo tiene come riferimento queste domande, con l’intento di fornire materiale per la discussione e di promuovere un dibattito informato sulle potenzialità dell’HTA in Italia. L’obiettivo del capitolo non è pertanto dare risposte alle domande di policy, che inevitabilmente devono scaturire dal confronto politico-istituzionale, ma di contribuire alla discussione, creando un ponte tra comunità scientifica e decisioni di politica sanitaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.