Gli investimenti in infrastrutture rivestono un ruolo assolutamente strategico all’interno dello sviluppo sociale ed economico di un Paese in quanto: nel medio e lungo periodo, l’efficienza infrastrutturale si traduce in importanti risparmi di costi e di tempi con evidenti vantaggi di produttività per le aziende; nel breve periodo, gli effetti diretti, indiretti e indotti che si producono nella fase di realizzazione delle opere, costituiscono una rilevante opportunità a livello occupazionale. L’Italia si è contraddistinta storicamente per un ritardo infrastrutturale rispetto ai partner europei, che costituisce uno dei fattori di inefficienza del sistema dei trasporti. Negli ultimi anni è aumentata la pressione a livello nazionale per il recupero del gap nella dotazione infrastrutturale trasportistica. La contemporanea necessità di contenimento della spesa pubblica ha però richiesto un’evoluzione normativa oltre che operativa delle modalità di finanziamento degli interventi. La Pubblica Amministrazione è pertanto oggi coinvolta nel processo di ricerca di forme innovative di finanziamento degli investimenti, rendendo necessaria l’adozione di nuovi strumenti, tecniche e progettazioni finanziarie volte a creare occasioni per condividere costi, complessità, risorse e rischi del progetto tra Pubblica Amministrazione e soggetti privati, siano essi imprese costituite per promuovere investimenti in infrastrutture, o istituti di credito chiamati a finanziare i progetti. Il presente lavoro ha l’obiettivo di illustrare alcuni metodi innovativi di finanziamento delle infrastrutture in atto, o comunque in fase di attuazione, in Italia. In particolare, inizialmente si esporranno le logiche ad essi sottostanti e successivamente verranno analizzati, sia dal punto di vista teorico che empirico, i tre seguenti strumenti: 1. il “subentro” (o “corrispettivo di retrocessione”) applicato alle concessioni (tradizionali o in project financing) per la realizzazione di nuove autostrade; 2. la “cattura del valore”, applicata al caso “Quadrilatero Umbria-Marche”; 3. l’applicazione della Direttiva “Eurovignette” come forma di finanziamento cross modal.
Gli strumenti innovativi per finanziare le infrastrutture di trasporto
MILOTTI, ALBERTO;PATUMI, NOEMI;VAGHI, CARLO
2008
Abstract
Gli investimenti in infrastrutture rivestono un ruolo assolutamente strategico all’interno dello sviluppo sociale ed economico di un Paese in quanto: nel medio e lungo periodo, l’efficienza infrastrutturale si traduce in importanti risparmi di costi e di tempi con evidenti vantaggi di produttività per le aziende; nel breve periodo, gli effetti diretti, indiretti e indotti che si producono nella fase di realizzazione delle opere, costituiscono una rilevante opportunità a livello occupazionale. L’Italia si è contraddistinta storicamente per un ritardo infrastrutturale rispetto ai partner europei, che costituisce uno dei fattori di inefficienza del sistema dei trasporti. Negli ultimi anni è aumentata la pressione a livello nazionale per il recupero del gap nella dotazione infrastrutturale trasportistica. La contemporanea necessità di contenimento della spesa pubblica ha però richiesto un’evoluzione normativa oltre che operativa delle modalità di finanziamento degli interventi. La Pubblica Amministrazione è pertanto oggi coinvolta nel processo di ricerca di forme innovative di finanziamento degli investimenti, rendendo necessaria l’adozione di nuovi strumenti, tecniche e progettazioni finanziarie volte a creare occasioni per condividere costi, complessità, risorse e rischi del progetto tra Pubblica Amministrazione e soggetti privati, siano essi imprese costituite per promuovere investimenti in infrastrutture, o istituti di credito chiamati a finanziare i progetti. Il presente lavoro ha l’obiettivo di illustrare alcuni metodi innovativi di finanziamento delle infrastrutture in atto, o comunque in fase di attuazione, in Italia. In particolare, inizialmente si esporranno le logiche ad essi sottostanti e successivamente verranno analizzati, sia dal punto di vista teorico che empirico, i tre seguenti strumenti: 1. il “subentro” (o “corrispettivo di retrocessione”) applicato alle concessioni (tradizionali o in project financing) per la realizzazione di nuove autostrade; 2. la “cattura del valore”, applicata al caso “Quadrilatero Umbria-Marche”; 3. l’applicazione della Direttiva “Eurovignette” come forma di finanziamento cross modal.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.