L’obiettivo di un trasporto ferroviario merci più efficace e quello parallelo di un aumento dell’attrattività del trasporto intermodale rispetto al tutto-strada possono essere efficacemente affrontati con l’introduzione di misure di carattere non infrastrutturale, che consentano di migliorare le performance e la qualità delle relazioni ferro-gomma. La problematica è particolarmente sentita nelle regioni europee dell’arco alpino, caratterizzate da una grande vitalità di iniziative per l’intermodalità e da alti livelli di traffico, oltre che da cospicui margini di miglioramento nello sfruttamento della capacità ferroviaria e terminalistica, è dall’assoluta necessità di mettere in atto politiche di contenimento del traffico stradale al fine di salvaguardare le aree montane sensibili. Il progetto europeo Alpfrail ha messo a confronto l’efficacia trasportistica e ambientale di 19 misure di razionalizzazione ed efficientamento del trasporto ferroviario e intermodale, afferenti ad aspetti infrastrutturali “non-di-corridoio”, organizzativi e legati all’information technology: • Miglioramento della capacità ferroviaria (linee di adduzione al corridoio) • Ampliamento dei terminal intermodali, miglioramento dei raccordi ferroviari • Costruzione di nuovi terminal ferroviari convenzionali (private sidings) • Corridoi a profilo P/C 80 nell'area Spazio Alpino • Miglioramento delle flotte locomotori multitensione/adattate al ETCS) • Investimenti in carri high-cube e altre attrezzature per il miglioramento della capacità del trasporto intermodale • Agenzie di gestione integrata delle operazioni ai valichi (e.g. Villa Opicina, Brenner Rail cargo, etc.) • Movimentazione fiduciaria di vagoni ferroviari ai valichi • Reciproca accettazione di macchinisti stranieri • Quality Management System (QMS) di corridoio • Acquisto di tracce da parte di entità diverse dalle imprese ferroviarie (e.g. Province) • Investimenti in attrezzature innovative (gr, scanner, etc.) • attività dei terminal 24h • Gestione comune della manovra ferroviaria (Gestore infrastruttura + operatore del terminal) • Sviluppo di un “Quality Label” per i terminal intermodali • Standardizzazione di pianificazione, costruzione e operatività dei terminal • Integrazione dei flussi informativi tra nodi e attori della catena logistica e di trasporto • Decision Support Systems (pianificatori di itinerario) • Strumenti di tracking & tracing L’applicazione di un modello di simulazione degli scenari trasportistici ha permesso di valutare l’efficacia delle misure analizzate in termini di modal shift e di aumento delle performance del ferro merci. Attraverso una survey che ha visto il coinvolgimento di esperti europei del settore, e l’applicazione di una metodologia di analisi multicriteria, è stato poi possibile classificare le misure proposte a seconda del loro grado di raggiungimento di specifici obiettivi, così da fornire al decisore utili indicazioni di policy per il settore ferroviario a livello di arco alpino ed europeo.
Uno schema di valutazione per le misure di razionalizzazione del trasporto ferroviario e intermodale
GREA, GABRIELE;VAGHI, CARLO
2007
Abstract
L’obiettivo di un trasporto ferroviario merci più efficace e quello parallelo di un aumento dell’attrattività del trasporto intermodale rispetto al tutto-strada possono essere efficacemente affrontati con l’introduzione di misure di carattere non infrastrutturale, che consentano di migliorare le performance e la qualità delle relazioni ferro-gomma. La problematica è particolarmente sentita nelle regioni europee dell’arco alpino, caratterizzate da una grande vitalità di iniziative per l’intermodalità e da alti livelli di traffico, oltre che da cospicui margini di miglioramento nello sfruttamento della capacità ferroviaria e terminalistica, è dall’assoluta necessità di mettere in atto politiche di contenimento del traffico stradale al fine di salvaguardare le aree montane sensibili. Il progetto europeo Alpfrail ha messo a confronto l’efficacia trasportistica e ambientale di 19 misure di razionalizzazione ed efficientamento del trasporto ferroviario e intermodale, afferenti ad aspetti infrastrutturali “non-di-corridoio”, organizzativi e legati all’information technology: • Miglioramento della capacità ferroviaria (linee di adduzione al corridoio) • Ampliamento dei terminal intermodali, miglioramento dei raccordi ferroviari • Costruzione di nuovi terminal ferroviari convenzionali (private sidings) • Corridoi a profilo P/C 80 nell'area Spazio Alpino • Miglioramento delle flotte locomotori multitensione/adattate al ETCS) • Investimenti in carri high-cube e altre attrezzature per il miglioramento della capacità del trasporto intermodale • Agenzie di gestione integrata delle operazioni ai valichi (e.g. Villa Opicina, Brenner Rail cargo, etc.) • Movimentazione fiduciaria di vagoni ferroviari ai valichi • Reciproca accettazione di macchinisti stranieri • Quality Management System (QMS) di corridoio • Acquisto di tracce da parte di entità diverse dalle imprese ferroviarie (e.g. Province) • Investimenti in attrezzature innovative (gr, scanner, etc.) • attività dei terminal 24h • Gestione comune della manovra ferroviaria (Gestore infrastruttura + operatore del terminal) • Sviluppo di un “Quality Label” per i terminal intermodali • Standardizzazione di pianificazione, costruzione e operatività dei terminal • Integrazione dei flussi informativi tra nodi e attori della catena logistica e di trasporto • Decision Support Systems (pianificatori di itinerario) • Strumenti di tracking & tracing L’applicazione di un modello di simulazione degli scenari trasportistici ha permesso di valutare l’efficacia delle misure analizzate in termini di modal shift e di aumento delle performance del ferro merci. Attraverso una survey che ha visto il coinvolgimento di esperti europei del settore, e l’applicazione di una metodologia di analisi multicriteria, è stato poi possibile classificare le misure proposte a seconda del loro grado di raggiungimento di specifici obiettivi, così da fornire al decisore utili indicazioni di policy per il settore ferroviario a livello di arco alpino ed europeo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.