Il volume sviluppa il tema della valorizzazione degli intangibili, tema sul quale si è aperto un ampio dibattito nella letteratura economico-aziendale e nella pratica professionale. Nel volume, l’analisi è articolata su due piani ben distinti: il processo di comunicazione e la rappresentazione in bilancio. L’analisi dell’articolazione della comunicazione della gestione dei beni intangibili è affrontato sulla base di un ampia ricerca empirica che ha avuto ad oggetto 192 bilanci di società quotate nel mercato borsistico italiano. In pratica sono stati esaminati i bilanci di tutte le società quotate, industriali e commerciali. Per esigenze di omogeneità, sono stati esclusi dall’indagine gli intermediari finanziari, le società immobiliari, le compagnie di assicurazione e le holding pure. La ricerca – frutto dell’impegno congiunto dei ricercatori dell’istituto Amministrazione di Finanza e Controllo dell’Università Bocconi e di professionisti della società PriceWaterhouseCoopers – si è concretizzata nella messa a punto di una “griglia di analisi” finalizzata a censire, sia nel profilo dell’esistenza che in quello della completezza, le informazioni sugli intangibili contenute nel bilancio. L’analisi non è stata limitata ai soli prospetti di sintesi, ma ha interessato anche la nota integrativa e la relazione sulla gestione. In altri termini, è stato indagato l’intero sistema delle informazioni di bilancio delle imprese che compongono il campione oggetto della ricerca. La “griglia” utilizzata per l’analisi è stata elaborata tenendo conto sia delle indicazioni sulla disclosure degli intangibili fornite dai Principi Contabili Italiani, Internazionali e Statunitensi, sia dei più recenti suggerimenti proposti dalla letteratura economica. Lo studio identificando sostanzialmente tre modelli comportamentali. Quello delle imprese che consapevolmente assumono la decisione strategica di bene informare, che vedono cioè nella comunicazione un driver del valore da coltivare e sviluppare; quello delle imprese che considerano la comunicazione come un fatto privato e le associano effetti potenzialmente negativi e, da ultimo, quello delle imprese che, secondo l’Autore, comunicano senza sapere di comunicare, che, cioè, forniscono informazioni in modo disordinato, senza seguire sistematiche logiche comunicazionali.

Gli intangibili in bilancio. Comunicazione e rappresentazione

POZZA, LORENZO
2004

Abstract

Il volume sviluppa il tema della valorizzazione degli intangibili, tema sul quale si è aperto un ampio dibattito nella letteratura economico-aziendale e nella pratica professionale. Nel volume, l’analisi è articolata su due piani ben distinti: il processo di comunicazione e la rappresentazione in bilancio. L’analisi dell’articolazione della comunicazione della gestione dei beni intangibili è affrontato sulla base di un ampia ricerca empirica che ha avuto ad oggetto 192 bilanci di società quotate nel mercato borsistico italiano. In pratica sono stati esaminati i bilanci di tutte le società quotate, industriali e commerciali. Per esigenze di omogeneità, sono stati esclusi dall’indagine gli intermediari finanziari, le società immobiliari, le compagnie di assicurazione e le holding pure. La ricerca – frutto dell’impegno congiunto dei ricercatori dell’istituto Amministrazione di Finanza e Controllo dell’Università Bocconi e di professionisti della società PriceWaterhouseCoopers – si è concretizzata nella messa a punto di una “griglia di analisi” finalizzata a censire, sia nel profilo dell’esistenza che in quello della completezza, le informazioni sugli intangibili contenute nel bilancio. L’analisi non è stata limitata ai soli prospetti di sintesi, ma ha interessato anche la nota integrativa e la relazione sulla gestione. In altri termini, è stato indagato l’intero sistema delle informazioni di bilancio delle imprese che compongono il campione oggetto della ricerca. La “griglia” utilizzata per l’analisi è stata elaborata tenendo conto sia delle indicazioni sulla disclosure degli intangibili fornite dai Principi Contabili Italiani, Internazionali e Statunitensi, sia dei più recenti suggerimenti proposti dalla letteratura economica. Lo studio identificando sostanzialmente tre modelli comportamentali. Quello delle imprese che consapevolmente assumono la decisione strategica di bene informare, che vedono cioè nella comunicazione un driver del valore da coltivare e sviluppare; quello delle imprese che considerano la comunicazione come un fatto privato e le associano effetti potenzialmente negativi e, da ultimo, quello delle imprese che, secondo l’Autore, comunicano senza sapere di comunicare, che, cioè, forniscono informazioni in modo disordinato, senza seguire sistematiche logiche comunicazionali.
2004
UNIVERSITA' BOCCONI EDITORE
9788883500572
Pozza, Lorenzo
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