Il contributo si sforza di affrontare i principali problemi interpretativi posti dalla riforma del diritto penale societario del 2002. Si tratta ancora di una riflessione provvisoria perché antecedente alla attesa riforma della disciplina civilistica. Nonostante queste premesse, l’Autore tenta di superare le angustie di una ‘prima lettura’ e le polimiche, nel tentativo di individuare soluzioni coerenti con il sistema complessivo e le esigenze di tutela. Si rileva quindi che le scelte del legislatore del 2002 non costituiscano un vero e proprio divorzio dalla tradizione precedente, pur presentando alcuni caratteri di novità (per esempio, in relazione al ruolo del danno patrimoniale nelle nuove fattispecie, in relazione al tema delle oggettività giuridiche). Sono poi analizzate le ipotesi delle nuove false comunicazioni sociali, evidenziando il ruolo della rilevanza del falso e delle soglie. La riforma sembra, in conclusione, aver realizzato un vero e proprio ritorno al passato, ricordando le nuove fattispecie la truffa nella disciplina del codice del 1882. Resta alla fine solo l’abbassamento sanzionatorio, l’allungamento degli accertamenti e la facilità della prescrizione.
La riforma dei reati societari: alcune considerazioni provvisorie
ALESSANDRI, ALBERTO
2002
Abstract
Il contributo si sforza di affrontare i principali problemi interpretativi posti dalla riforma del diritto penale societario del 2002. Si tratta ancora di una riflessione provvisoria perché antecedente alla attesa riforma della disciplina civilistica. Nonostante queste premesse, l’Autore tenta di superare le angustie di una ‘prima lettura’ e le polimiche, nel tentativo di individuare soluzioni coerenti con il sistema complessivo e le esigenze di tutela. Si rileva quindi che le scelte del legislatore del 2002 non costituiscano un vero e proprio divorzio dalla tradizione precedente, pur presentando alcuni caratteri di novità (per esempio, in relazione al ruolo del danno patrimoniale nelle nuove fattispecie, in relazione al tema delle oggettività giuridiche). Sono poi analizzate le ipotesi delle nuove false comunicazioni sociali, evidenziando il ruolo della rilevanza del falso e delle soglie. La riforma sembra, in conclusione, aver realizzato un vero e proprio ritorno al passato, ricordando le nuove fattispecie la truffa nella disciplina del codice del 1882. Resta alla fine solo l’abbassamento sanzionatorio, l’allungamento degli accertamenti e la facilità della prescrizione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.