I rating (di agenzia e interni) erano già in uso prima di Basilea 2 come formidabili strumenti di gestione. Basilea 2 li “adotta” in modo proficuo: i rating interni rappresentano la sintesi del giudizio di affidabilità, da utilizzare nei processi di affidamento e in quelli regolamentari, da sviluppare con un orizzonte temporale target di non breve termine, e lasciando alle banche la scelta sulle modalità di assegnazione, purchè tutta l’informazione rilevante sia considerata. Invece, nelle EBA-GL LOM e nelle prassi di vigilanza i rating interni sono prevalentemente il risultato di strumentazioni statistiche in cui il ruolo delle informazioni andamentali è predominante; traguardano orizzonti di previsione di breve termine e sono spesso approvati da soggetti diversi da coloro che deliberano i crediti. Basilea 3+ conferma l’impostazione di Basilea 2, ignora le contraddizioni nelle EBA-GL LOM e nelle prassi di vigilanza, genera la falsa percezione che i rating interni non siano più essenziali. La CRR3 enfatizza poi l’uso dei rating esterni e auspica la nascita di nuove agenzie, spingendo così verso la logica commodity-oriented delle relazioni banca-impresa (in contrasto con le EBA-GL LOM). Ci si domanda se l’evoluzione sia il frutto di un consapevole cambiamento di impostazione, oppure il frutto dell’occasionale prevalere di posizioni differenti, senza coordinamento da parte di alcun Czar del rating.

Rating e regolamentazione: un rapporto prima proficuo (Basilea 2), poi contraddittorio (EBA LOM e prassi), ora pericoloso (Basilea 3+, CRR3)

De Laurentis, Giacomo
2025

Abstract

I rating (di agenzia e interni) erano già in uso prima di Basilea 2 come formidabili strumenti di gestione. Basilea 2 li “adotta” in modo proficuo: i rating interni rappresentano la sintesi del giudizio di affidabilità, da utilizzare nei processi di affidamento e in quelli regolamentari, da sviluppare con un orizzonte temporale target di non breve termine, e lasciando alle banche la scelta sulle modalità di assegnazione, purchè tutta l’informazione rilevante sia considerata. Invece, nelle EBA-GL LOM e nelle prassi di vigilanza i rating interni sono prevalentemente il risultato di strumentazioni statistiche in cui il ruolo delle informazioni andamentali è predominante; traguardano orizzonti di previsione di breve termine e sono spesso approvati da soggetti diversi da coloro che deliberano i crediti. Basilea 3+ conferma l’impostazione di Basilea 2, ignora le contraddizioni nelle EBA-GL LOM e nelle prassi di vigilanza, genera la falsa percezione che i rating interni non siano più essenziali. La CRR3 enfatizza poi l’uso dei rating esterni e auspica la nascita di nuove agenzie, spingendo così verso la logica commodity-oriented delle relazioni banca-impresa (in contrasto con le EBA-GL LOM). Ci si domanda se l’evoluzione sia il frutto di un consapevole cambiamento di impostazione, oppure il frutto dell’occasionale prevalere di posizioni differenti, senza coordinamento da parte di alcun Czar del rating.
2025
2025
De Laurentis, Giacomo
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