Il tema della “Smart City” viene trattato in vari ambiti disciplinari e, sin da subito, si coglie che esso ha radici storiche che risalgono alle antiche poleis greche, passando per le città medievali e rinascimentali, fino ad arrivare alla città inglese, industriale, del XIX secolo. Ad oggi, la Smart City rappresenta un modello di città sostenibile, con un focus sulla qualità della vita in vari ambiti sociali, non solo economici. Si prospetta un concetto ampio e interdisciplinare, costituente un panorama ricco e variegato, dal quale il giurista deve estrarre gli elementi utili. Dal punto di vista costituzionalistico, le Carte fondamentali raramente considerano la città e, se lo fanno, come nel caso della Germania, si concentrano su casi particolari, quali la capitale o le città-stato. Il diritto amministrativo europeo, soprattutto in Francia, ha sperimentato riforme che riflettono approcci diversi alla governance urbana. In Italia, si è parlato di una riforma amministrativa con l’introduzione del principio di sussidiarietà. In seguito, il contributo dell’Unione Europea è stato fondamentale, pur trattandosi principalmente di soft law, ossia raccomandazioni e finanziamenti. La questione della smartness ha anche influenzato temi come l’energia, i trasporti, e i servizi locali e la pandemia ha accelerato il processo di “deterritorializzazione” delle problematiche urbane, facendo emergere la necessità di una riflessione sulle politiche globali ed europee. Infine, si sottolinea che la rapidità del progresso tecnologico rende difficile per le normative stare al passo con le innovazioni, generando zone grigie in cui la legislazione non riesce a intervenire tempestivamente. Il progresso tecnologico, pur offrendo enormi potenzialità, porta con sé sfide, prova ne è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, nonostante le difficoltà, resta la speranza che le generazioni future possano realizzare la città ideale, unendo sogni e realtà attraverso l’innovazione.
Considerazioni conclusive
Ferrari, Giuseppe Franco
2024
Abstract
Il tema della “Smart City” viene trattato in vari ambiti disciplinari e, sin da subito, si coglie che esso ha radici storiche che risalgono alle antiche poleis greche, passando per le città medievali e rinascimentali, fino ad arrivare alla città inglese, industriale, del XIX secolo. Ad oggi, la Smart City rappresenta un modello di città sostenibile, con un focus sulla qualità della vita in vari ambiti sociali, non solo economici. Si prospetta un concetto ampio e interdisciplinare, costituente un panorama ricco e variegato, dal quale il giurista deve estrarre gli elementi utili. Dal punto di vista costituzionalistico, le Carte fondamentali raramente considerano la città e, se lo fanno, come nel caso della Germania, si concentrano su casi particolari, quali la capitale o le città-stato. Il diritto amministrativo europeo, soprattutto in Francia, ha sperimentato riforme che riflettono approcci diversi alla governance urbana. In Italia, si è parlato di una riforma amministrativa con l’introduzione del principio di sussidiarietà. In seguito, il contributo dell’Unione Europea è stato fondamentale, pur trattandosi principalmente di soft law, ossia raccomandazioni e finanziamenti. La questione della smartness ha anche influenzato temi come l’energia, i trasporti, e i servizi locali e la pandemia ha accelerato il processo di “deterritorializzazione” delle problematiche urbane, facendo emergere la necessità di una riflessione sulle politiche globali ed europee. Infine, si sottolinea che la rapidità del progresso tecnologico rende difficile per le normative stare al passo con le innovazioni, generando zone grigie in cui la legislazione non riesce a intervenire tempestivamente. Il progresso tecnologico, pur offrendo enormi potenzialità, porta con sé sfide, prova ne è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, nonostante le difficoltà, resta la speranza che le generazioni future possano realizzare la città ideale, unendo sogni e realtà attraverso l’innovazione.File | Dimensione | Formato | |
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