L’intelligenza artificiale (IA) generativa ha fatto irruzione nel mercato digitale grazie al lancio del servizio ChatGP della società americana OpenAI, cui è seguito un hype di interesse e un nutrito dibattito sulle capacità e potenzialità di questi innovativi sistemi. L’attenzione destata da ChatGP grazie al suo enorme e rapido successo globale ha allertato l’Autorità italiana Garante per la Protezione dei Dati Personali, che ha ritenuto di intervenire con un provvedimento d’urgenza per il blocco del servizio in Italia, salvo, poi, concedere la riabilitazione del servizio a talune specifiche condizioni. Questo articolo analizza il caso e i provvedimenti punto per punto, focalizzandosi sui temi presenti e quelli assenti nell’attività del Garante, nonché sull’efficacia delle misure adottate da OpenAI per la riattivazione del servizio. L’analisi del caso si iscrive in più ampie considerazioni socio-giuridiche sulla contrapposizione fra trattamento dati personali e progettazione di tecnologie innovative, ponendo l’accento sugli effetti che l’intervento del Garante potrebbe avere in altri contesti digitali. Dopo una breve introduzione al caso, l’articolo analizza i vari provvedimenti intervenuti e gli specifici contenuti degli stessi. In particolare, l’analisi si concentra sull’informativa, le basi giuridiche e le questioni di giurisdizione. Nelle conclusioni, il contributo rimarca le questioni etiche che possono derivare dal caso e valuta l’implementazione della privacy by design in chiave comparatistica U-USA.
Diritto e intelligenza artificiale generativa: l’istruttoria del Garante per la protezione dei dati italiano su OpenAi e ChatGPT
Riva, Gianluigi M.
2024
Abstract
L’intelligenza artificiale (IA) generativa ha fatto irruzione nel mercato digitale grazie al lancio del servizio ChatGP della società americana OpenAI, cui è seguito un hype di interesse e un nutrito dibattito sulle capacità e potenzialità di questi innovativi sistemi. L’attenzione destata da ChatGP grazie al suo enorme e rapido successo globale ha allertato l’Autorità italiana Garante per la Protezione dei Dati Personali, che ha ritenuto di intervenire con un provvedimento d’urgenza per il blocco del servizio in Italia, salvo, poi, concedere la riabilitazione del servizio a talune specifiche condizioni. Questo articolo analizza il caso e i provvedimenti punto per punto, focalizzandosi sui temi presenti e quelli assenti nell’attività del Garante, nonché sull’efficacia delle misure adottate da OpenAI per la riattivazione del servizio. L’analisi del caso si iscrive in più ampie considerazioni socio-giuridiche sulla contrapposizione fra trattamento dati personali e progettazione di tecnologie innovative, ponendo l’accento sugli effetti che l’intervento del Garante potrebbe avere in altri contesti digitali. Dopo una breve introduzione al caso, l’articolo analizza i vari provvedimenti intervenuti e gli specifici contenuti degli stessi. In particolare, l’analisi si concentra sull’informativa, le basi giuridiche e le questioni di giurisdizione. Nelle conclusioni, il contributo rimarca le questioni etiche che possono derivare dal caso e valuta l’implementazione della privacy by design in chiave comparatistica U-USA.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.