Una sentenza della Grande Sezione della Corte di giustizia (NE, in causa C‑205/20) depositata lo scorso 8 marzo 2022 ha affermato il principio secondo cui il criterio di proporzionalità della sanzione – stabilito da singole direttive, ovvero fondato sull’art. 49, paragrafo 3, della Carta – è dotato di effetto diretto nell’ordinamento degli Stati membri. Con la cruciale conseguenza che il giudice penale, nell’ambito di applicazione del diritto dell’Unione, sarà tenuto a disapplicare discipline legislative nazionali contrastanti, seppur «nei soli limiti necessari per consentire l’irrogazione di sanzioni proporzionate». Scopo di questo breve intervento è quello di inquadrare, in via di primissima lettura, l’esatta portata della sentenza, che si segnala altresì per avere esplicitamente superato un recente precedente (Link Logistic), nel quale la Corte aveva invece negato che il requisito della proporzionalità delle sanzioni avesse effetto diretto; il che – per inciso – costituisce di per sé un evento rimarchevole, a fronte della nota ritrosia della Corte di giustizia a compiere espliciti overrulings.
La proporzionalità della pena tra diritto costituzionale italiano e diritto dell’Unione europea: sull’effetto diretto dell’art. 49, paragrafo 3, della Carta alla luce di una recentissima sentenza della Corte di giustizia
Viganò, Francesco
2022
Abstract
Una sentenza della Grande Sezione della Corte di giustizia (NE, in causa C‑205/20) depositata lo scorso 8 marzo 2022 ha affermato il principio secondo cui il criterio di proporzionalità della sanzione – stabilito da singole direttive, ovvero fondato sull’art. 49, paragrafo 3, della Carta – è dotato di effetto diretto nell’ordinamento degli Stati membri. Con la cruciale conseguenza che il giudice penale, nell’ambito di applicazione del diritto dell’Unione, sarà tenuto a disapplicare discipline legislative nazionali contrastanti, seppur «nei soli limiti necessari per consentire l’irrogazione di sanzioni proporzionate». Scopo di questo breve intervento è quello di inquadrare, in via di primissima lettura, l’esatta portata della sentenza, che si segnala altresì per avere esplicitamente superato un recente precedente (Link Logistic), nel quale la Corte aveva invece negato che il requisito della proporzionalità delle sanzioni avesse effetto diretto; il che – per inciso – costituisce di per sé un evento rimarchevole, a fronte della nota ritrosia della Corte di giustizia a compiere espliciti overrulings.File | Dimensione | Formato | |
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F. Viganò _ La CGUE sull_effetto diretto del criterio di proporzionalità della sanzione ex art. 49 CDFUE _ Sistema Penale _ SP.pdf
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