L’opera è dedicata al ruolo dell’intelligenza artificiale all’interno del sistema dei controlli interni delle società per azioni italiane. Il testo intende analizzare le applicazioni attuali, i problemi intrepretativi e gli sviluppi potenziali che sorgono dall’introduzione, nelle realtà societarie, dei nuovi strumenti tecnologici nel sistema del controllo interno nel modello tradizionale di amministrazione e controllo, individuando i principali nodi derivanti dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte degli amministratori sprovvisti di deleghe e del collegio sindacale. L’obiettivo dell’opera è valutare, in ottica de iure condendo, se la disciplina normativa vigente debba subire mutazioni per permettere l’ingresso delle tecnologie nei modelli di amministrazione e controllo, delineando possibili soluzioni alle criticità che in concreto l’intelligenza artificiale evidenzia qualora sia innestata sui sistemi di controllo. Premessa generale alla trattazione (Capitolo I) è l’individuazione di una definizione della nozione di intelligenza artificiale (abbreviata in IA), ovvero in lingua inglese artificial intelligence (AI). L’analisi del suo impatto nei sistemi di controllo interno non può, inoltre, prescindere da una disamina delle sue caratteristiche e dei principali rischi connaturati al suo utilizzo. Di significativa importanza è, altresì, la distinzione dell’IA dalle altre tecnologie che possono essere impiegate dalle imprese, quali gli strumenti di information and communication technologies. Da ultimo, nel Capitolo I è svolta una breve indagine relativa al framework normativo applicabile all’intelligenza artificiale, derivante dalle fonti europee. Nel Capitolo II, il testo si sofferma sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale al sistema di controllo interno svolto dagli amministratori privi di deleghe. Dopo una ricognizione della nozione di controllo interno e della sua funzione, la trattazione si focalizza sull’utilizzo delle nuove tecnologie, strumento di supporto (e non certo, allo stato attuale, in sostituzione) del decisore umano. Intrinsecamente connessi agli usi pratici e alle potenzialità dei sistemi di intelligenza artificiale sono i profili di responsability e accountability dei soggetti “controllori” che abbiano adoperato nello svolgimento delle proprie funzioni lo strumento informatico. Il Capitolo III è dedicato al rapporto tra collegio sindacale e intelligenza artificiale: in primo luogo, si prendono in considerazione le potenzialità dello strumento informatico qualora adoperato dal collegio sindacale, per garantire l’effettività del controllo che potrà essere condotto day-by-day da tale organo. In secondo luogo, si indagano le modalità con cui il collegio sindacale può controllare l’intelligenza artificiale utilizzata dal consiglio di amministrazione, soprattutto ove essa sia dotata di meccanismi di unsupervised machine learning. Parimenti a quanto avviene per il consiglio di amministrazione, il testo analizza poi le ipotesi di responsabilità dell’organo di controllo. Nelle conclusioni, l’elaborato si sofferma su una riflessione complessiva in ottica de iure condendo, circa la necessità di una regolamentazione che sia modellata per tenere in considerazione i rischi e le criticità dell’utilizzo delle nuove tecnologie nei contesti societari e in particolare nei sistemi di controllo interni.

L’intelligenza artificiale nei sistemi di controllo interno delle società per azioni

SCARABELLI, BIANCA MARIA
2024

Abstract

L’opera è dedicata al ruolo dell’intelligenza artificiale all’interno del sistema dei controlli interni delle società per azioni italiane. Il testo intende analizzare le applicazioni attuali, i problemi intrepretativi e gli sviluppi potenziali che sorgono dall’introduzione, nelle realtà societarie, dei nuovi strumenti tecnologici nel sistema del controllo interno nel modello tradizionale di amministrazione e controllo, individuando i principali nodi derivanti dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte degli amministratori sprovvisti di deleghe e del collegio sindacale. L’obiettivo dell’opera è valutare, in ottica de iure condendo, se la disciplina normativa vigente debba subire mutazioni per permettere l’ingresso delle tecnologie nei modelli di amministrazione e controllo, delineando possibili soluzioni alle criticità che in concreto l’intelligenza artificiale evidenzia qualora sia innestata sui sistemi di controllo. Premessa generale alla trattazione (Capitolo I) è l’individuazione di una definizione della nozione di intelligenza artificiale (abbreviata in IA), ovvero in lingua inglese artificial intelligence (AI). L’analisi del suo impatto nei sistemi di controllo interno non può, inoltre, prescindere da una disamina delle sue caratteristiche e dei principali rischi connaturati al suo utilizzo. Di significativa importanza è, altresì, la distinzione dell’IA dalle altre tecnologie che possono essere impiegate dalle imprese, quali gli strumenti di information and communication technologies. Da ultimo, nel Capitolo I è svolta una breve indagine relativa al framework normativo applicabile all’intelligenza artificiale, derivante dalle fonti europee. Nel Capitolo II, il testo si sofferma sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale al sistema di controllo interno svolto dagli amministratori privi di deleghe. Dopo una ricognizione della nozione di controllo interno e della sua funzione, la trattazione si focalizza sull’utilizzo delle nuove tecnologie, strumento di supporto (e non certo, allo stato attuale, in sostituzione) del decisore umano. Intrinsecamente connessi agli usi pratici e alle potenzialità dei sistemi di intelligenza artificiale sono i profili di responsability e accountability dei soggetti “controllori” che abbiano adoperato nello svolgimento delle proprie funzioni lo strumento informatico. Il Capitolo III è dedicato al rapporto tra collegio sindacale e intelligenza artificiale: in primo luogo, si prendono in considerazione le potenzialità dello strumento informatico qualora adoperato dal collegio sindacale, per garantire l’effettività del controllo che potrà essere condotto day-by-day da tale organo. In secondo luogo, si indagano le modalità con cui il collegio sindacale può controllare l’intelligenza artificiale utilizzata dal consiglio di amministrazione, soprattutto ove essa sia dotata di meccanismi di unsupervised machine learning. Parimenti a quanto avviene per il consiglio di amministrazione, il testo analizza poi le ipotesi di responsabilità dell’organo di controllo. Nelle conclusioni, l’elaborato si sofferma su una riflessione complessiva in ottica de iure condendo, circa la necessità di una regolamentazione che sia modellata per tenere in considerazione i rischi e le criticità dell’utilizzo delle nuove tecnologie nei contesti societari e in particolare nei sistemi di controllo interni.
17-giu-2024
Italiano
36
2022/2023
LEGAL STUDIES
Settore IUS/04 - Diritto Commerciale
MONTAGNANI, MARIA LILLA'
BALP, GAIA SILVIA
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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11565/4065457
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