L’oggetto dell’elaborato è rappresentato dall’aumento di capitale nelle sole società quotate, che si caratterizza, al tempo stesso, come operazione di finanza aziendale e governo societario dell’impresa. Alla necessità e volontà della società di raccogliere capitale di rischio per fini molteplici fa da contraltare l’interesse degli azionisti esistenti a vedere il proprio investimento tutelato da un punto di vista patrimoniale e (pur con diverse sfumature) amministrativo. Nell’alveo di tale operazione ci si è concentrati sul diritto di opzione. L’obiettivo dell’indagine è stato inizialmente cogliere la funzione principale dell’istituto tramite un’analisi sistematica della disciplina ritenendo invece la ricostruzione degli interessi delle parti più determinanti in una successiva prospettiva de jure condendo. Lo studio dell’istituto consente di coglierne immediatamente i numerosi collegamenti con il sistema di attribuzione di poteri per deliberare l’operazione di aumento di capitale (o, in altri ordinamenti, emissione di nuove azioni) e i meccanismi di determinazione del prezzo di emissione. In secondo luogo sembra opportuno chiedersi, avendo riguardo di costi e limiti (per questi ultimi intendendosi i fattori che ostano alla piena efficacia dell’istituto nel compiere la sua funzione) della procedura in opzione, se il perseguimento della medesima funzione principale, ragionevolmente rinvenibile nel fornire un presidio a tutela della posizione patrimoniale dei vecchi azionisti, possa essere attuato anche attraverso regole che, rispetto all’attuale disciplina, siano più confacenti ai caratteri della società quotata e alla presenza del mercato mobiliare. A livello metodologico, in questo elaborato si fa un significativo riferimento al diritto comparato e, in particolare, alla comparazione con la case law dell’ordinamento americano. Nell’ambito delle società quotate americane il diritto di opzione è pressoché assente e diversi strumenti alternativi (di carattere principalmente procedurale) si propongono di tutelare la posizione economica degli azionisti. L’intenzione è di formulare talune riflessioni de jure condendo per l’ordinamento italiano che hanno origine da una disciplina, come quella americana, che valorizza esponenzialmente quelle che sono le differenze tra le società quotate e le società non quotate, ossia la forte presenza del mercato e il carattere (maggiormente) patrimoniale dell’investimento in azioni. Il terzo piano dell’indagine attiene la valorizzazione delle considerazioni svolte nei primi due capitoli anche in una prospettiva de jure condito, utilizzando meccanismi di determinazione del prezzo di emissione che rappresentino miglioramenti paretiani della procedura di offerta, ossia riducendo tempi e costi della procedura di offerta, al tempo stesso mantenendo (e possibilmente migliorandone l’efficacia) la prerogativa di tutelare l’investimento dei vecchi azionisti. In tal senso l’analisi è consistita nel valutare de jure condito la compatibilità del complesso insieme di regole e principi che governano l’offerta di nuove azioni con il bookbuilding, un criterio di determinazione del prezzo adottati immediatamente a ridosso del periodo di offerta e che consenta di avvicinarsi il più possibile a prezzi di emissione che, azzerino nei fatti il valore dei diritti di opzione. La principale area problematica, con riferimento alle offerte in opzione, attiene la posizione del vecchio azionista che si trovi nella posizione di esercitare il suo diritto prima che gli venga comunicata l’esatta determinazione del prezzo di emissione delle nuove azioni. Attraverso l’indagine complessiva delle norme che governano l’attribuzione, la limitazione e l’esclusione del diritto di opzione, sembra tuttavia possibile fissare il prezzo di emissione con il bookbuilding mantenendo il diritto dei vecchi azionisti di sottoscrivere in via preferenziale le nuove azioni.

Diritto di opzione e determinazione del prezzo di emissione negli aumenti di capitale delle società quotate

CALVI, NICCOLO'
2023

Abstract

L’oggetto dell’elaborato è rappresentato dall’aumento di capitale nelle sole società quotate, che si caratterizza, al tempo stesso, come operazione di finanza aziendale e governo societario dell’impresa. Alla necessità e volontà della società di raccogliere capitale di rischio per fini molteplici fa da contraltare l’interesse degli azionisti esistenti a vedere il proprio investimento tutelato da un punto di vista patrimoniale e (pur con diverse sfumature) amministrativo. Nell’alveo di tale operazione ci si è concentrati sul diritto di opzione. L’obiettivo dell’indagine è stato inizialmente cogliere la funzione principale dell’istituto tramite un’analisi sistematica della disciplina ritenendo invece la ricostruzione degli interessi delle parti più determinanti in una successiva prospettiva de jure condendo. Lo studio dell’istituto consente di coglierne immediatamente i numerosi collegamenti con il sistema di attribuzione di poteri per deliberare l’operazione di aumento di capitale (o, in altri ordinamenti, emissione di nuove azioni) e i meccanismi di determinazione del prezzo di emissione. In secondo luogo sembra opportuno chiedersi, avendo riguardo di costi e limiti (per questi ultimi intendendosi i fattori che ostano alla piena efficacia dell’istituto nel compiere la sua funzione) della procedura in opzione, se il perseguimento della medesima funzione principale, ragionevolmente rinvenibile nel fornire un presidio a tutela della posizione patrimoniale dei vecchi azionisti, possa essere attuato anche attraverso regole che, rispetto all’attuale disciplina, siano più confacenti ai caratteri della società quotata e alla presenza del mercato mobiliare. A livello metodologico, in questo elaborato si fa un significativo riferimento al diritto comparato e, in particolare, alla comparazione con la case law dell’ordinamento americano. Nell’ambito delle società quotate americane il diritto di opzione è pressoché assente e diversi strumenti alternativi (di carattere principalmente procedurale) si propongono di tutelare la posizione economica degli azionisti. L’intenzione è di formulare talune riflessioni de jure condendo per l’ordinamento italiano che hanno origine da una disciplina, come quella americana, che valorizza esponenzialmente quelle che sono le differenze tra le società quotate e le società non quotate, ossia la forte presenza del mercato e il carattere (maggiormente) patrimoniale dell’investimento in azioni. Il terzo piano dell’indagine attiene la valorizzazione delle considerazioni svolte nei primi due capitoli anche in una prospettiva de jure condito, utilizzando meccanismi di determinazione del prezzo di emissione che rappresentino miglioramenti paretiani della procedura di offerta, ossia riducendo tempi e costi della procedura di offerta, al tempo stesso mantenendo (e possibilmente migliorandone l’efficacia) la prerogativa di tutelare l’investimento dei vecchi azionisti. In tal senso l’analisi è consistita nel valutare de jure condito la compatibilità del complesso insieme di regole e principi che governano l’offerta di nuove azioni con il bookbuilding, un criterio di determinazione del prezzo adottati immediatamente a ridosso del periodo di offerta e che consenta di avvicinarsi il più possibile a prezzi di emissione che, azzerino nei fatti il valore dei diritti di opzione. La principale area problematica, con riferimento alle offerte in opzione, attiene la posizione del vecchio azionista che si trovi nella posizione di esercitare il suo diritto prima che gli venga comunicata l’esatta determinazione del prezzo di emissione delle nuove azioni. Attraverso l’indagine complessiva delle norme che governano l’attribuzione, la limitazione e l’esclusione del diritto di opzione, sembra tuttavia possibile fissare il prezzo di emissione con il bookbuilding mantenendo il diritto dei vecchi azionisti di sottoscrivere in via preferenziale le nuove azioni.
25-gen-2023
Italiano
33
2020/2021
LEGAL STUDIES
Settore IUS/04 - Diritto Commerciale
NOTARI, MARIO
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Descrizione: Niccolò_Calvi_Revised_Thesis
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11565/4058442
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