Tra le varie innovazioni introdotte dal DL 139 del 2015 la rappresentazione col metodo del ”costo ammortizzato” di alcune tipologie di debiti costituisce uno dei cambiamenti che più significativamente riflette il passaggio da un modello di bilancio poggiante su un’ impostazione reddituale ad un modello volto a considerare, nelle valutazioni di bilancio, il “valore finanziario del tempo” e ad esporre, conseguentemente, talune voci di bilancio, anziché al relativo valore nominale, ad un valore - attualizzato od incrementato per la capitalizzazione degli interessi – che considera, appunto, il valore finanziario assunto dal tempo nella determinazione dei componenti reddituali (positivi o negativi), il cui valore nominale ne risulta conseguentemente modificato. . In questo articolo si vogliono individuare le variabili fondanti di tale metodo ed illustrare - con complessità via via crescente – le modalità di applicazione dell’ amortized cost. Dopo aver evidenziato le tipologie di debito che devono soggiacere al metodo del “costo ammortizzato” , sono state individuate 5 diverse operazioni di indebitamento (l’emissione di due differenti prestiti obbligazionari e l’acquisizione di tre diversi finanziamenti) condizionate da vari parametri : emissione sopra o sotto la pari (in caso di Prestiti Obbligazionari emessi), presenza o meno di costi di transazione, rimborso del debito in un’unica rata o in più scadenze e costo complessivo dell’indebitamento (implicito o esplicito) allineato o meno a quello di mercato, con una particolare enfasi, per quest’ultimo parametro, a due distinte ipotesi, vale a dire, il caso in cui risulti allineato al tasso di mercato il solo tasso contrattuale del prestito ed il caso in cui, invece, risulti allineato al tasso di mercato il costo complessivo del prestito che include, oltre al tasso contrattuale dello stesso, anche un disaggio di emissione. Tali variabili, introdotte singolarmente o in abbinamento reciproco, hanno permesso di caratterizzare l’esposizione con livelli di crescente complessità, migliorando via via la comprensione del ruolo dalle stesse assunte nell’ambito del nuovo criterio di valutazione
Valutazione delle passività finanziarie: il metodo del costo ammortizzato
Ferrari, Biones;Lombardi Stocchetti, Gianluca
2023
Abstract
Tra le varie innovazioni introdotte dal DL 139 del 2015 la rappresentazione col metodo del ”costo ammortizzato” di alcune tipologie di debiti costituisce uno dei cambiamenti che più significativamente riflette il passaggio da un modello di bilancio poggiante su un’ impostazione reddituale ad un modello volto a considerare, nelle valutazioni di bilancio, il “valore finanziario del tempo” e ad esporre, conseguentemente, talune voci di bilancio, anziché al relativo valore nominale, ad un valore - attualizzato od incrementato per la capitalizzazione degli interessi – che considera, appunto, il valore finanziario assunto dal tempo nella determinazione dei componenti reddituali (positivi o negativi), il cui valore nominale ne risulta conseguentemente modificato. . In questo articolo si vogliono individuare le variabili fondanti di tale metodo ed illustrare - con complessità via via crescente – le modalità di applicazione dell’ amortized cost. Dopo aver evidenziato le tipologie di debito che devono soggiacere al metodo del “costo ammortizzato” , sono state individuate 5 diverse operazioni di indebitamento (l’emissione di due differenti prestiti obbligazionari e l’acquisizione di tre diversi finanziamenti) condizionate da vari parametri : emissione sopra o sotto la pari (in caso di Prestiti Obbligazionari emessi), presenza o meno di costi di transazione, rimborso del debito in un’unica rata o in più scadenze e costo complessivo dell’indebitamento (implicito o esplicito) allineato o meno a quello di mercato, con una particolare enfasi, per quest’ultimo parametro, a due distinte ipotesi, vale a dire, il caso in cui risulti allineato al tasso di mercato il solo tasso contrattuale del prestito ed il caso in cui, invece, risulti allineato al tasso di mercato il costo complessivo del prestito che include, oltre al tasso contrattuale dello stesso, anche un disaggio di emissione. Tali variabili, introdotte singolarmente o in abbinamento reciproco, hanno permesso di caratterizzare l’esposizione con livelli di crescente complessità, migliorando via via la comprensione del ruolo dalle stesse assunte nell’ambito del nuovo criterio di valutazioneFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Ferrari_LombardiStocchetti_BER_2023[1]_compressed.pdf
non disponibili
Descrizione: articolo
Tipologia:
Pdf editoriale (Publisher's layout)
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
8.3 MB
Formato
Adobe PDF
|
8.3 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.