Dal lontano 2001 quando la Commissione europea, nel quadro dei preparativi per il Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile del 2002, ha adottato la sua proposta per la strategia dell’Unione europea, lo sviluppo sostenibile rappresenta un obiettivo fondamentale dell’Unione europea, lo strumento individuato per rispondere alla sfida di una politica di sviluppo che riesca a rendere compatibile la crescita economica, la coesione sociale e la protezione dell’ambiente. Da allora, la politica di coesione europea si è attivata per tradurre concretamente il principio, dotato di un considerevole fascino intuitivo, che una crescita economica equilibrata, un'economia sociale di mercato fortemente competitiva e un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell'ambiente possano contribuire a far uscire rafforzata dalla crisi economica e finanziaria l’Unione europea e ricondurla ad un ruolo da protagonista nell’economia mondiale. A tal fine, i Regolamenti (CE) n. 1083/2006 e n. 1080/2006 hanno stabilito rispettivamente che l'azione condotta nell'ambito dei Fondi integrasse le priorità comunitarie a favore dello sviluppo sostenibile rafforzando la crescita, la competitività, l'occupazione e l'inclusione sociale e tutelando e migliorando la qualità dell'ambiente (cfr. Art. 3. Obiettivi) e che l’intervento del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) si concentrasse su tre priorità e, in particolare, sulla promozione dell'efficienza energetica e della produzione di energie rinnovabili e dello sviluppo di sistemi efficienti di gestione dell'energia (cfr. Art. 5. Competitività regionale e occupazione, comma 2. Ambiente e prevenzione dei rischi). In tale contesto la Regione Lombardia, forte di una prima sperimentazione di azioni di efficientamento energetico nell’ambito del DocUP OB2 2000-2006, ha scelto di individuare il tema “Energia” come una delle quattro priorità di intervento del POR FESR 2007-2013 dedicando un Asse del programma al perseguimento dell’obiettivo di incrementare l’autonomia e la sostenibilità energetica, nell’ottica di ridurre i consumi energetici e promuovere le energie rinnovabili. La sfida per il valutatore che si prepara a definire il disegno di valutazione di un programma complesso che mira a realizzare interventi di risparmio energetico, di incremento del consumo di fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra è di riuscire ad adottare un approccio integrato anche nell’attività di valutazione per contemperare le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, economica, ambientale e sociale. Il saggio, a partire dalla valutazione degli interventi per l’incremento della autonomia e della sostenibilità energetica condotta sull’Asse 2. Energia del POR FESR 2007-2013 della Regione Lombardia, riflette sugli effetti prodotti dai progetti finanziati in relazione ad una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva e su quali possano essere gli strumenti e le tecniche di valutazione più adatti a far emergere non solo gli effetti diretti, ma, soprattutto, quelli indiretti generati dagli investimenti in tale ambito.

La valutazione dell'adattamento al cambiamento climatico : i risultati degli interventi nel settore dell'energia del POR FESR 2007-2013 della Regione Lombardia

Sumiraschi, Chiara
2017

Abstract

Dal lontano 2001 quando la Commissione europea, nel quadro dei preparativi per il Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile del 2002, ha adottato la sua proposta per la strategia dell’Unione europea, lo sviluppo sostenibile rappresenta un obiettivo fondamentale dell’Unione europea, lo strumento individuato per rispondere alla sfida di una politica di sviluppo che riesca a rendere compatibile la crescita economica, la coesione sociale e la protezione dell’ambiente. Da allora, la politica di coesione europea si è attivata per tradurre concretamente il principio, dotato di un considerevole fascino intuitivo, che una crescita economica equilibrata, un'economia sociale di mercato fortemente competitiva e un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell'ambiente possano contribuire a far uscire rafforzata dalla crisi economica e finanziaria l’Unione europea e ricondurla ad un ruolo da protagonista nell’economia mondiale. A tal fine, i Regolamenti (CE) n. 1083/2006 e n. 1080/2006 hanno stabilito rispettivamente che l'azione condotta nell'ambito dei Fondi integrasse le priorità comunitarie a favore dello sviluppo sostenibile rafforzando la crescita, la competitività, l'occupazione e l'inclusione sociale e tutelando e migliorando la qualità dell'ambiente (cfr. Art. 3. Obiettivi) e che l’intervento del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) si concentrasse su tre priorità e, in particolare, sulla promozione dell'efficienza energetica e della produzione di energie rinnovabili e dello sviluppo di sistemi efficienti di gestione dell'energia (cfr. Art. 5. Competitività regionale e occupazione, comma 2. Ambiente e prevenzione dei rischi). In tale contesto la Regione Lombardia, forte di una prima sperimentazione di azioni di efficientamento energetico nell’ambito del DocUP OB2 2000-2006, ha scelto di individuare il tema “Energia” come una delle quattro priorità di intervento del POR FESR 2007-2013 dedicando un Asse del programma al perseguimento dell’obiettivo di incrementare l’autonomia e la sostenibilità energetica, nell’ottica di ridurre i consumi energetici e promuovere le energie rinnovabili. La sfida per il valutatore che si prepara a definire il disegno di valutazione di un programma complesso che mira a realizzare interventi di risparmio energetico, di incremento del consumo di fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra è di riuscire ad adottare un approccio integrato anche nell’attività di valutazione per contemperare le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, economica, ambientale e sociale. Il saggio, a partire dalla valutazione degli interventi per l’incremento della autonomia e della sostenibilità energetica condotta sull’Asse 2. Energia del POR FESR 2007-2013 della Regione Lombardia, riflette sugli effetti prodotti dai progetti finanziati in relazione ad una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva e su quali possano essere gli strumenti e le tecniche di valutazione più adatti a far emergere non solo gli effetti diretti, ma, soprattutto, quelli indiretti generati dagli investimenti in tale ambito.
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