Sostenibilità finanziaria e qualità dell'assistenza sanitaria rappresentano obiettivi generali centrali nei sistemi sanitari a carattere universalistico. L’adozione di logiche di New Public Management nei primi anni ‘90 mirava a bilanciare le due dimensioni. Tuttavia, anche a seguito della crisi della finanza pubblica aggravatasi nel 2010, la sua declinazione nel sistema italiano è stata accompagnata da meccanismi di allocazione delle risorse rigidamente suddivisi per «silos» di spesa. Questa scelta, sicuramente efficace nel controllare la crescita del costo dei fattori produttivi, potrebbe però rendere più difficile misurare e raggiungere un soddisfacente bilanciamento tra equilibrio economico ed efficace risposta ai bisogni collettivi. La riabilitazione neurologica rappresenta un caso rilevante su cui verificare tali assunti. In quest’ottica, attraverso il metodo dell’analisi di scenario su una sola coorte, il contributo confronta gli impatti del ricovero di pazienti con grave cerebrolesione vascolare nei due setting ospedalieri (“codice 75”, neuro-riabilitazione di alta specialità; “codice 56”, riabilitazione a minore intensità assistenziale) nei quali possono essere alternativamente trattati, sulla base delle attuali e controverse indicazioni di programmazione sanitaria. Il confronto, in un’ottica di medio-lungo periodo, valuta sia l'impatto economico sulle principali voci di spesa pubblica direttamente interessate, vale a dire ricoveri ospedalieri e indennità per la non autosufficienza, sia i benefici in termini di esiti per i pazienti. Due dei tre scenari proposti evidenziano come la scelta del setting a minor intensità assistenziale risulti penalizzante sia dal punto di vista dell’impatto sulla spesa che del recupero funzionale dei pazienti. Soltanto il terzo scenario registra un lieve beneficio in termini di impatto di spesa per il sistema pubblico largamente inteso, a fronte, tuttavia, di una minore efficacia dell’intervento sanitario. L’analisi evidenzia la miopia di un approccio all’intervento pubblico rigidamente suddiviso per silos e spesso focalizzato sul risparmio di spesa nell’immediato, che può portare a maggiori oneri sociali ed economici complessivi e nel medio-lungo periodo

La neuro-riabilitazione ospedaliera di alta complessità per pazienti con gravi cerebrolesioni vascolari: quali potenziali impatti sulla spesa pubblica?

Furnari, Alessandro
;
Borgonovi, Elio;Ricci, Alberto
2020

Abstract

Sostenibilità finanziaria e qualità dell'assistenza sanitaria rappresentano obiettivi generali centrali nei sistemi sanitari a carattere universalistico. L’adozione di logiche di New Public Management nei primi anni ‘90 mirava a bilanciare le due dimensioni. Tuttavia, anche a seguito della crisi della finanza pubblica aggravatasi nel 2010, la sua declinazione nel sistema italiano è stata accompagnata da meccanismi di allocazione delle risorse rigidamente suddivisi per «silos» di spesa. Questa scelta, sicuramente efficace nel controllare la crescita del costo dei fattori produttivi, potrebbe però rendere più difficile misurare e raggiungere un soddisfacente bilanciamento tra equilibrio economico ed efficace risposta ai bisogni collettivi. La riabilitazione neurologica rappresenta un caso rilevante su cui verificare tali assunti. In quest’ottica, attraverso il metodo dell’analisi di scenario su una sola coorte, il contributo confronta gli impatti del ricovero di pazienti con grave cerebrolesione vascolare nei due setting ospedalieri (“codice 75”, neuro-riabilitazione di alta specialità; “codice 56”, riabilitazione a minore intensità assistenziale) nei quali possono essere alternativamente trattati, sulla base delle attuali e controverse indicazioni di programmazione sanitaria. Il confronto, in un’ottica di medio-lungo periodo, valuta sia l'impatto economico sulle principali voci di spesa pubblica direttamente interessate, vale a dire ricoveri ospedalieri e indennità per la non autosufficienza, sia i benefici in termini di esiti per i pazienti. Due dei tre scenari proposti evidenziano come la scelta del setting a minor intensità assistenziale risulti penalizzante sia dal punto di vista dell’impatto sulla spesa che del recupero funzionale dei pazienti. Soltanto il terzo scenario registra un lieve beneficio in termini di impatto di spesa per il sistema pubblico largamente inteso, a fronte, tuttavia, di una minore efficacia dell’intervento sanitario. L’analisi evidenzia la miopia di un approccio all’intervento pubblico rigidamente suddiviso per silos e spesso focalizzato sul risparmio di spesa nell’immediato, che può portare a maggiori oneri sociali ed economici complessivi e nel medio-lungo periodo
2020
2020
Furnari, Alessandro; Borgonovi, Elio; Ricci, Alberto
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