La crisi pandemica ha colpito severamente l’economia e l’industria italiana. Secondo il rapporto 2021 sulla competitività dei settori produttivi italiani , le misure messe in campo per arginare la pandemia hanno determinato uno shock macroeconomico mondiale in termini sia di chiusura di attività, sia di rallentamento della domanda di beni e servizi. Il commercio mondiale, compresa la quota italiana, ha subito un crollo fra marzo e aprile 2020 per poi crescere in maniera robusta a partire dalla fine del 2020 e proseguire per tutto il 2021. In volume il Pil è diminuito dell’8,9 per cento, per poi rimbalzare oltre il 6 per cento nelle stime di chiusura 2021 e oltre il 4 per cento per il 2022. Il nostro Paese è stato tra i primi, dopo la Cina, a essere travolto dalla crisi sanitaria, trasformatasi poi rapidamente in crisi economica con implicazioni e strascichi che perdureranno e manifesteranno effetti anche sotto il profilo sociale. Durante l’iniziale fase dell’emergenza sanitaria, molte imprese, grandi e piccole, note e meno note, in seguito alle sollecitazioni del Governo o spinte da motivazioni valoriali e di responsabilità sociale, hanno avviato produzioni di dispositivi di protezione e componenti, talvolta anche complessi, per respiratori e maschere per la ventilazione polmonare.
La forza dell’esempio del sistema manifatturiero italiano
Grando, Alberto
;Belvedere, Valeria;Chiarini, Andrea
2022
Abstract
La crisi pandemica ha colpito severamente l’economia e l’industria italiana. Secondo il rapporto 2021 sulla competitività dei settori produttivi italiani , le misure messe in campo per arginare la pandemia hanno determinato uno shock macroeconomico mondiale in termini sia di chiusura di attività, sia di rallentamento della domanda di beni e servizi. Il commercio mondiale, compresa la quota italiana, ha subito un crollo fra marzo e aprile 2020 per poi crescere in maniera robusta a partire dalla fine del 2020 e proseguire per tutto il 2021. In volume il Pil è diminuito dell’8,9 per cento, per poi rimbalzare oltre il 6 per cento nelle stime di chiusura 2021 e oltre il 4 per cento per il 2022. Il nostro Paese è stato tra i primi, dopo la Cina, a essere travolto dalla crisi sanitaria, trasformatasi poi rapidamente in crisi economica con implicazioni e strascichi che perdureranno e manifesteranno effetti anche sotto il profilo sociale. Durante l’iniziale fase dell’emergenza sanitaria, molte imprese, grandi e piccole, note e meno note, in seguito alle sollecitazioni del Governo o spinte da motivazioni valoriali e di responsabilità sociale, hanno avviato produzioni di dispositivi di protezione e componenti, talvolta anche complessi, per respiratori e maschere per la ventilazione polmonare.File | Dimensione | Formato | |
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